(Segue dai post precedenti: "Iarrusi"- "Lo diceva mia nonna:nella vita ci vuole culo !" - "Grazie"- "Miiiiiiiii avi raggiuni Salvatore u puppu!"- "Er cavetto"- "Il fumo e l'astinenza"- "Si unu s'nsonna chi unu mori o chi è mortu, cci 'llònganu i jorna"- "Oliveri:il rimasuglio di vecchio e stantio e la scalata al Palazzo Giallo" - "U friscalettu" -"Oliveri e Il Club dello 048"- "L'Inps,il medico burocrate e la prassi"- "Se la lontananza è come il vento,la mortadella è come il tornado"- "Si futteru a manigghia"- "I sicaretti e u cioccolattu"- "Don Jachinu"
E' stato ristoratore in Grecia, in Germania ed anche in America il sig. Giuseppe.
E' il mio secondo compagno di stanza(siamo in tre).
Oltre che greco-siculo-germanico-americano è anche filosofo.
Quando don Jachino ci ha raccontato della sua disavventura nel pollaio è emersa tutta la sua saggezza.
In sintesi il contenuto della narrazione è questo:mentre si trovava nel pollaio, don Jachino fu colto dalla improvvisa ed urgente necessità di mingere.
Nell'atto di farla, un gallo gli volò incontro beccandolo ...proprio lì.
Ne porta ancora, non so fino a che punto orgoglioso, l'evidente cicatrice.
"La volete vedere?"
Ovviamente abbiamo ringraziato,come se avessimo accettato.
"Ho dovuto ,pure,fare l'antitetanica!"
Il racconto si è concluso con la precisazione,questa si piena di orgoglio, che erano una ventina, sti polli, tutti bianchi, motivo per cui, il reo l'ha fatta franca ma, solo per poche settimane: a poco a poco finirono tutti in padella!
L'amico ex ristoratore siculo-tedesco-grecoamericano:
"Sti cazzi i polli su pericolosi!"
Altro che ristoratore...un filosofo!
Maurizio Pirrrotti