domenica 15 gennaio 2012

Si unu s'nsonna chi unu mori o chi è mortu, cci 'llònganu i jorna

(Segue dai post precedenti: "Iarrusi"- "Lo diceva mia nonna:nella vita ci vuole culo !" - "Grazie"- "Miiiiiiiii avi raggiuni Salvatore u puppu!"- "Er cavetto" - "Il fumo e l'astinenza"

ore 12,09
Un'amica mi ha riferito, piuttosto divertita, di una conversazione avvenuta tra due clienti di un noto supermercato del paese, qualche settimana fa.
Conversazione "carpita" mentre lei "girava" tra gli scaffali.
L'argomento della conversazione ero io e la mia malattia:" Pavureddu urmai u spenzeraru" e l'altro:" Si ci dissiru chi ormai non c'è cchiu' nenti i fari!"
Insomma in base alle informazioni in loro possesso io ero già...moribondo!
Ora, io per niente divertito, mentre mi tocco, voglio rassicurare subito amici e parenti: sono ancora vivo e vegeto ed intendo restarlo piu' a lungo possibile.
Tiè.
Detto questo, mi viene in mente il "prof. Schiattarella" detto "il prof. Schiattarella".
E' stato mio compagno di cella...mmmh... scusate... di stanza per pochi giorni, durante la mia nota permanenza in ospedale.
Russava come non immaginereste mai: avete presente un autocarro degli anni 70?
Ecco, si, solo un poco piu' vecchio e scassato.
A vederlo su quel letto, poi, di notte, cappellino di lana, posizione frontale, mani giunte sul petto, vi assicuro che non faceva una bella impressione...
Poveretto...
Poveretto io che nonostante provassi di tutto per farlo smettere( imprecazioni irripetibili comprese) non riuscivo a chiudere occhio.
Ogni mattina,poi, fresco e riposato come una "rosa", al suo risveglio, mi diceva candido:" Buongiorno, riposato bene?"
Dopo l'ennesima nottata passata in ...bianco, una mattina, allo spuntare del sole, sono crollato. Mi sono addormentato...finalmente.
L'infermiere venuto per il consueto "prelievo" mattutino dice che nel sonno,sorridevo beato.
" Cosa stavi sognado, le donnine?"
No, ho sognato che il mio "vicino" era morto.
Che il Signore mi perdoni!

Maurizio Pirrotti