giovedì 20 agosto 2009

Come si esorcizza...l'occhio pesante


Alla partenza per la battuta di pesca, c'e' sempre qualcuno, rimasto a terra, che guarda. Che c'e' di strano direte voi? Fin quì nulla ma: se una volta rimanete in avaria in mezzo al mare, un altra si rompe il verricello ed un altra ancora vi sentite male e dovete rientrare, e' ovvio che qualcosa di strano c'e', anzi, come dice Gaetano:"Ovvio che quello che e', c'e'!". L'altra sera, alla partenza per la consueta battuta di pesca, un mio amico e lo zio, hanno osservato in spiaggia il solito nugolo di curiosi, guardare... Uno in particolare, con una certa insistenza. Una volta salpati, il mio amico, che non e' superstizioso, seduto, si e' piegato in avanti, nascondendo le... mani. Lo zio, che superstizioso lo e' davvero, messosi di spalle, ha compito l'antico rito apotropaico:"pisciò nta barca." Tutto,poi, e' andato bene. Chissà, durante la pesca, a chi dei due è toccato sedersi proprio lì....?

Internazionalizzazione

Caro Maurizio,
Oggi, al mare, mi sono reso conto ,con sgomento, che l'argomento "'internazionalizzazione", di cui hai tanto parlato in campagna elettorale, è "sic et simpliciter" cosa fatta.
Infatti, dopo il mio arrivo,alla destra del pezzo di spiaggia da me rivendicato, si è installata una graziosa famigliola francese, papa, maman, nonna, nonno con cuffietta e due fringnanti enfants. A sinistra, una famigliola che, a giudicare dallo "slang", doveva provenire da Enna o giù di li, con cocomero gigante e teglie di pasta o funnu al seguito.Dopo pochi minuti, un teutonico terzetto, stabilitosi con ombrellone regolamentere da 27 metri quadri con servizi e cucinino, ha iniziato a sacramentare per gonfiare a bocca il"materassinen".1)
Mentre accadeva tutto questo,e' spuntato, non sò se direttamente dalla sabbia o con manovra di emersione sottomarina tipo U-Boat, un venditore senegalese che, brandendo allegramente una specchio gigantesco, con cornice a forma di sole, esordiva con uno stentoreo saluto. "Bonjuor, everibody, calimera".
Mancava solo la massaggiatrice Cinese. L"Internazionalizzazione" ,amico mio, almeno sulle spiagge,cosa fatta è.

Sandro Molinari

ps
1)Avevo osato scrivere "canotten" e sono stato facebookkamente redarguito dall'autore......

Iraq - Italia

No, non si tratta di una divertente partita di calcio. I giornali,oggi, titolano: "Bombe a Bagdad, 95 morti!" oppure: "Attentati a Mosul, 50 morti e 160 feriti!" E' un triste bollettino di guerra che, ogni tanto, fa capolino tra una notizia e l'altra. Da anni. Ormai, quasi, non ci facciamo più caso ...
Quanto accade fa orrore e sembra un film già visto.
L'iraq oggi, come l'Italia nel 45: la motivazione geopolitica, allora, era la posizione strategica nel Mediterraneo, oggi, il petrolio e non solo quello.
Paese sovrano, custode di una una gloriosa storia millenaria, invaso dallo straniero, stragi di cittadini inermi, torture, stupri, orrori inenarrabili, guerra civile, ogni spirito di ribellione annichilito, le sue infrastrutture, le sue scuole, la sua economia, bombardate e distrutte. Le sue ricchezze, saccheggiate. Quello che era il lider, un tempo dalla popolazione amato e rispettato.... impiccato e demonizzato a imperitura memoria. A dire il vero, una differenza con l'Italia di allora c'e: il lider italiano fu impiccato a testa in giù... da morto. Sconfitti, affamati, sporchi, demoralizzati e stanchi, noi, abbiamo accettato,alla fine, quasi con sollievo,
l'occupazione militare, economica e culturale che dura ormai da 64 anni. Erano invasori, per i libri di storia ... alleati e liberatori. Una volta "normalizzato" il paese e instaurata la democrazia, e' arrivato il benessere e la libertà, di cui abbiamo goduto tutti fino ad ora. Ed e' grazie a questo benessere e questa libertà che nessuno, certo, adesso, me compreso,rimpiange più quei tempi, e ci mancherebbe!
Succederà così anche in Iraq, paese, un tempo, culla della civiltà.

Maurizio Pirrotti