domenica 27 settembre 2009

Le guerre e la crisi economica

Il tema di italiano era piuttosto impegnativo: "l'Afghanistan e la recente strage di militari italiani". Mio figlio, l'altro giorno,alle prese con questo compito, mi ha fatto un sacco di domande. In televisione, hanno detto che i soldati italiani sono morti:" per difendere la nostra libertà" e mi piace credere che, la sua ottima insegnante di italiano, nel proporre questo tema e nel chiedere ai suoi studenti di seconda media di scrivere "le vostre riflessioni", volesse porre in evidenza "il valore" della libertà ed "il sacrificio" che viene richiesto per "conquistarla" e "mantenerla". La mia opinione su quanto accaduto la conoscete già,ne ho scritto nel post:" l'Afghanistan e l'Italia in guerra" di giovedì scorso. E' ipocrita definire "missione di pace" l'invasione dell'Afghanistan che le truppe italiane, al seguito di quelle europee ed americane, hanno fatto nel 2001.Sono nove anni che bombardano,minano il territorio, sparano,uccidono e vengono uccisi. Insomma, c'è la guerra lì e la guerra è sempre una cosa terribile per le devastazioni e le morti che per definizione ogni guerra comporta.E' stato usato come pretesto l'attentato alle torri gemelle (l'Afghanistan non c'entrava nulla e lo stesso Osama Bin Laden, il most wanted terrorist, non è accusato dall’FBI per gli attentati dell’11 settembre e nessun procedimento penale è mai stato aperto nei suoi confronti!)I reali, "inconfessabili" motivi che hanno indotto gli occidentali ad invadere l'Afghanistan sono sia strategici che geopolitici:il petrolio e il controllo degli oleodotti che lo trasportano in occidente ma, anche, la militare e occidentale "strategia di contenimento"nei confronti della Cina e della Russia, argomenti difficili da spiegare ad un ragazzino di seconda media ma,sono argomenti che costituiscono una "verità" difficile da spiegare anche ad una adulta "opinione pubblica occidentale" che, se avesse saputo, per tempo,"la verità", si sarebbe opposta con forza a questa come ad altre "avventure" militari. Chi aveva ed ha la responsabilità di prendere la gravissima decisione di intraprendere una guerra,l'ha esercitata e l'esercita trattandoci da "ragazzini", prendendoci in giro sulle reali motivazioni, imbrogliandoci.Come per la ex Jugoslavia, con la paradossale invenzione del termine "guerra umanitaria"o come per le armi di distruzione di massa di Saddam che, poi, si è scoperto non aveva. E' di tutta evidenza che il presupposto in base al quale si e' fatta la guerra in Iraq si sia rivelato tragicamente falso ma, intanto, il paese è stato invaso e distrutto ed anche lì, per strategici motivi geopolitici e per il petrolio ed il controllo degli oleodotti, si continua a combattere e morire.
La nostra "libertà" ed il nostro irrinunciabile "benessere"di "occidentali" impongono un tributo di sangue e devastazione che e' meglio far finta di non vedere. Come continuiamo a far finta di non vedere che un colossale apparato militare industriale domina le economie occidentali e, per quanto possa sembrare tragicamente grottesco, questo apparato, ha bisogno delle guerre per vendere i suoi prodotti:sistemi d'arma, bombe, mine, carri blindati, navi, aerei etc. etc. Nel corso degli anni sono stati creati o provocati incidenti in modo da poter giustificare la guerra con la scusa che :"Ci hanno attaccato! Dobbiamo reagire!" In America e' successo in media ogni 20-25 anni fin dalla guerra Ispano Americana del 1898. Allora il pretesto fu l'affondamento del Maine di cui la Spagna non aveva responsabilità alcuna: furono stoccati, dal comandante di quella nave da guerra americana, esplosivi vicino la caldaia! La falsa attribuzione di quell'affondamento alla Spagna, consentì agli Usa di muovere guerra ed, alla fine, di impossessarsi di Cuba, Portorico,Guam, Manila... Nel 1917, l'affondamento, da parte dei tedeschi, del transatlantico Lusitania fu il pretesto per l'entrata in guerra degli Stati Uniti nel primo conflitto mondiale. Si scoprirà, decenni dopo, che quella nave trasportava materiale bellico per la Gran Bretagna. Per l'entrata in guerra, degli Usa, nel secondo conflitto mondiale, il pretesto fu Pearl Harbor .Gli USA, preoccupati che l'espansione nipponica, in Asia, mettesse a rischio i propri interessi economici e commerciali, avevano decretato l'embargo delle esportazioni verso il Giappone e dichiarato "congelati" i fondi giapponesi depositati presso banche americane ed imposto un blocco navale intorno al Giappone. Roosevelt informato della decisione nipponica di reagire,colpendo Pearl Harbor, non fece nulla per evitarla e accettò la morte di migliaia di soldati americani, poiche' questo avrebbe messo il Congresso, contrario all'entrata in guerra, di fronte ad un fatto compiuto. Il che, come accadde, gli avrebbe consentito di superare ogni opposizione all'ingresso nel conflitto.
Nel 1964, l'incidente del golfo del Tonchino fu il pretesto per la guerra del Vietnam. Nazione devastata, morti e distruzioni inenarrabili per poi scoprire, 40 anni dopo, che quell'incidente non era mai avvenuto...
Oggi, in tempi di durissima crisi economica, alcune aziende fanno affari d'oro, non solo in America. Finmeccanica,1) nel corso del 2008, ha avuto una crescita del 32% rispetto all'anno precedente.L'azienda costruisce, attraverso la sua controllata Agusta, i micidiali elicotteri da guerra A129 "Mangusta" o i "Combat"(+28% di vendite) ed anche quest'anno ha firmato lucrosi contratti con il nostro paese, per la fornitura di 16 elicotteri CH47F "Chinook" del costo di 900 milioni di euro. La guerra per qualcuno e' anche un affare, diciamolo....
Permettetemi un ultima considerazione:
L'Italia2) ha speso e spende miliardi di euro per 30 discutibili interventi militari all'estero che impiegano ben 8730 militari italiani ma non trova i soldi necessari per far svolgere le opportune ricerche al fine di conoscere il contenuto dei relitti carichi di rifiuti tossici affondati nel Tirreno. C'è stata un “impennata” dei tumori nei paesi che si affacciano su quelle coste e la Procura3) competente non ha nemmeno i soldi per far svolgere dettagliate ricerche...
Ad Ottobre, ci sarà il voto, in parlamento, per il ri-finanziamento delle missioni militari all'estero,pensiamoci...

1)http://www.finmeccanica.it/Holding/IT/Corporate/Investor_relations/index.sdo
2)http://www.difesa.it/Operazioni+Militar/Riepilogo_missioni_attività_internazionali_in_corso/
3)Carlo Bertani http://carlobertani.blogspot.com/2009/09/fottuti.html