lunedì 16 novembre 2009

Ladri di Bambini


Si stima che i bimbi sfruttati, coinvolti nel "traffico" minorile, siano, nel mondo, milioni. Piccoli abbandonati, rapiti, venduti, usati nei lavori pesanti, vittime della fame e delle malattie come, ad esempio, i bambini schiavi nella piantagioni di cacao in Costa D'Avorio oppure, in Pakistan, dove cuciono tappeti o i palloni per giocare a calcio di note marche sportive o realizzano strumenti chirurgici e musicali, tutta merce poi esportata anche da noi, in Italia. Aggiungendo orrore ad orrore, nella Repubblica Democratica del Congo, in Uganda ed in altri paesi del continente nero, "eserciti" di bambini soldato vengono usati come "carne da cannone" per proteggere e difendere interessi "inconfessabili" delle "compagnie occidentali". Che non si pensi che il tema dei bambini sfruttati,usati e depredati riguardi e coinvolga solo paesi del cosidetto "terzomondo": qualche mese fa, il nostro ministro dell'interno, ha, addirittura, lanciato un allarme traffico d'organi che coinvolgerebbe centinaia di bambini italiani scomparsi ogni anno e di cui non se ne sa ...nulla! Il tema dello sfruttamento dei minori e' un tema antico:nella nostra civilissima Europa, la Gran Bretagna,con la rivoluzione industriale, fu la prima nazione ad impiegare bambini nella "produzione" come manodopera a basso costo. Erano altri tempi,direbbe qualcuno...eh gia!
A partitre dal 1618, centinaia di migliaia di bambini inglesi furono "esportati", spesso di nascosto dalle famiglie, nelle colonie dell'impero dove non tramontava mai il sole, per fornire
manodopera a basso costo (nelle colonie americane, in Canada, Nuova Zelanda, Sudafrica, Zimbabwe (allora Rhodesia). Pochi sanno che la tratta di bambini proseguì fino ai giorni nostri: tra il 1930 e il 1970 la Gran Bretagna costrinse all' esodo forzato migliaia di bambini. Migliaia di piccoli inglesi orfani o di famiglie povere, furono inviati a "ripopolare" l'immenso continente australiano e sottoposti a una vita di sevizie, lavori forzati percosse e stupri. Ai bambini imbarcati a forza, che avevano una "famiglia",veniva detto che i genitori erano morti. Ai genitori veniva detto che i loro figli, sarebbero stati educati ed avrebbero avuto un futuro migliore. In realtà venivano educati al duro lavoro nei campi e soffrirono abusi inenarrabili.
Alcuni di loro, oggi adulti, hanno ricevuto dal primo ministro australiano pieno riconoscimento. In una straziante cerimonia in cui i sopravvissuti piangevano e si abbracciavano tra loro, il primo ministro australiano ha parlato di un giorno di "cordoglio nazionale", "un momento di svolta per i governi per fare in modo che non succeda mai più!"
1) 2) I media inglesi e australiani oggi sono pieni dei loro racconti e delle loro storie. Roba da sommergere di vergogna la perfida Albione......



1) fonte: http://it.reuters.com/article/entertainmentNews/idITMIE5AF0KG20091116
2)http://www.unita.it/notizie_flash/64114/australiatragedia_dei_piccoli_schiavi_inglesicanberra_si_scusa

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