lunedì 12 ottobre 2009

Anche i ricchi piangono......

Un articolo di giovedì, 12 marzo 2009 postato da rezarez:

money

" Tra i tanti effetti della crisi globale, c'è anche l'aver radunato 355 delle persone più ricche del pianeta in una nuova categoria, quella degli ex miliardari. Il numero di Forbes in edicola oggi dice che i 355 paperoni - dall'ex numero uno di Citigroup Sanford "Sandy" Weill al tycoon russo ed ex agente del Kgb Alexander Lebedev ad Allen Stanford, sotto inchiesta per uno schema Ponzi - sono usciti dalla lista dei più ricchi stilata annualmente dalla rivista.Altre 18 persone che figuravano nell'ultima lista sono morte, mentre 41 sono le new entry.Nel complesso, i miliardari nel mondo sono attualmente 793, con un gruzzolo totale di 2.400 miliardi di dollari, contro i 1.125 di un anno fa che insieme detenevano 4.400 miliardi di dollari.Fra i 355, l'ex numero uno di American International Group Maurice "Hank" Greenberg, l'ex capo della Walt Disney Michael Eisner, l'investitore nel settore del private equity J. Christopher Flowers, e l'indiano Vijay Mallya che controlla Kingfisher Airlines.Ma neppure i più ricchi del mondo hanno avuto un anno memorabile. Complessivamente il co-fondatore di Microsoft Bill Gates, il presidente di Berkshire Hathaway Warren Buffett e il tycoon messicano Carlos Slim hanno perso il 38%, scendendo da 180 a 112 miliardi di dollari.A perdere la cifra più consistente è stato Anil Ambani, presidente dell'indiana Reliance Communications: il valore netto del suo patrimonio è sceso da 31,9 miliardi di dollari a 10,1 miliardi.L'indiano Lakshmi Mittal, a capo di ArcelorMittal SA, ha perso 25,7 miliardi di dollari, mentre Buffett, Slim e KP Singh dell'indiana Dlf hanno perso 25 miliardi di dollari a testa.A perdere il maggior numero di miliardari sono stati gli Stati Uniti, passati da 469 a 359. La Russia è scesa da 87 a 32, e l'India da 53 a 24..."

Dal sito: http://dovevailmondo.splinder.com/

E poi dicono che non c'è libertà di ....stampa

Checco Zalone Show : La canzone della D'addario e Berlusconi