giovedì 5 gennaio 2012

Iarrusi!

ore 20,30
(Segue dal post precedente,leggi)
Come sapete, sono ricoverato nel reparto di ematologia del Policlinico di Messina.
Oggi voglio "parlare" del personale medico e paramedico ed in generale del "funzionamento" del reparto in cui sono ricoverato.
Vuole essere, questo, il mio modo di rendere merito a chi tra medici, infermieri ed ausiliari, ogni giorno,svolge il proprio lavoro, pur tra mille difficoltà, con grande professionalità e spirito di abnegazione.
Comincio col dire che, la politica,imperante,dei tagli in bilancio ha fatto si che il reparto dove sono ricoverato sia costituito da 3 reparti accorpati:malattie metaboliche-geriatria-ematologia.
Questa è già una buona cosa,in passato,l'ematologia era accorpata ad epatologia!!!
Una scelta "polico-amministrativa"inconcepibile:riuscite ad immaginare un paziente di ematologia immunodepresso con accanto un paziente con l'epatite?
Ufficialmente,tutto il reparto, dispone di tre stanze per un totale di 20 posti letto: 8 posti per ematologia-8 posti per malattie metaboliche e 4 di geriatria.
In realtà le camere sono 4 (di cui 2 camere con ben 6 pazienti dentro) e i posti disponibili, mai meno di 27. La maggior parte delle volte, due soli infermieri garantiscono assistenza a tutti i ricoverati e capita, quando il reparto è di pronto soccorso,che accada di tutto:i ricoverati arrivano a 30-32,parecchi sono pazienti anziani,allettati,non autosufficienti. Molti, non hanno nessun parente che li accudisca e con solo due infermieri in servizio è capitato che alcune mattine,questi "pazienti geriatrici" non siano riusciti a fare nemmeno colazione perchè non c'era nessuno a imboccarli!
Voglio raccontarvi quanto accaduto ieri sera,verso l'una di notte:
una vecchietta urla, grida e piange.Non vuole essere visitata e meno che mai farsi mettere la mascherina con l'ossigeno.
Urla che vuol essere lasciata in pace: "Iarrusi!" è la parola piu' gentile che indirizza al medico di guardia, a quello di sottoguardia e ai 2 infermieri accorsi in suo aiuto.
E' nera in volto e se non fa l'ossigeno...muore. E' vecchia, malata e folle e rimangono tutti li con lei fino alle 3 e mezza del mattino.
Le salvano la vita.
Altri pazienti, allettati e non autosufficienti,nel frattempo, suonano il campanello: hanno bisogno di aiuto,anche per essere cambiati (indossano il pannolone) e lavati ma, occorre che attendano che sia passata l'emergenza!
L'aver voluto trasformare gli ospedali in aziende,unita alla politica dei tagli in bilancio e dei premi di produzione, ha fatto si che si risparmi su tutto,non solo sul personale infermieristico:diventa difficile perfino reperire coperte, federe, lenzuola, copriletti, traverse,pannoloni,garze sterili etc. etc. che alla bisogna medici ed infermieri vanno elemosinando negli altri reparti......
Per non parlare dei farmaci: gli antipiretici, le pomate, gli sciroppi ed in genere tutti i farmaci ritenuti necessari ma, non salvavita, come paziente te li devi portare da casa!
Per non parlare della struttura: porte in legno in barba alle piu' elementari norme antincendio, prese e plafoniere rotte,cavi elettrici"volanti", bagni in comune per tutti alla faccia delle piu' elementari norme igieniche....
Si risparmia anche sulla elementare manutenzione: qualche domenica fa c'è stato un black out durato quasi un ora! Mezzo ospedale al buio! Le batterie di emergenza non sono entrate in funzione perchè erano...scariche!
A causa della chemioterapia, in quei giorni, ero preda di una colite tossica.
Durante il black out, in bagno, mentre mandavo ettolitri di..." iastime" e non solo quelle ma, solo le prime rivolte agli amministratori del Policlinico, un volenteroso ricoverato, facendomi luce col telefonino esclamava:"Futtitinni, nui avemu l'Ifone!"
Non riesco a fottermene.
L'ospedale e tutto quanto vi è connesso esiste, ed ha ragione di esistere, solo perchè esistono i malati!
O almeno così era in passato.
Oggi, invece, sembra che i malati esistano solo per ...pagare sulla propria pelle gli stipendi a chi questi ospedali dirige.
Mi dicono,infatti, che, chi dirige il Policlinico di Messina, dimostrando di aver risparmiato,riceva ogni anno dei bonus in danaro...
Non so se la notizia sia vera ma, rivolto ai nostri politicanti, causa prima di tanto sfacelo,vorrei far mia e rendere pubblica l'invettiva della vecchia e folle signora apostrofandoli con un sonoro: ..."Iarrusi!"

Maurizio Pirrotti