venerdì 2 ottobre 2009

Nubifragio e tragedia annunciata

Cari lettori del blog,vi chiedo scusa anticipatamente: provo disagio e temo che la rabbia, che ho in corpo, potrebbe prendere il sopravvento mentre scrivo. Sono di poco fa le immagini degli sfollati sui tetti, di decine di persone salite sulle case per salvarsi dall'acqua e dal fango. Come nel sud est asiatico, dopo uno tzunami, solo che sono immagini della nostra terra, della nostra Sicilia, di Messina e dintorni!
Ieri sera, rientrando a casa, poco prima che si scatenasse tutto quel vento, si vedevano una caterva di lampi susseguirsi, come giochi di artificio, in direzione Messina, che non facevano presagire nulla di buono. Temevamo sconquassi ed e' accaduto di peggio: là dove inizia la catena montuosa dei Nebrodi, ci sono morti è dispersi!
Non e' stata però una fatalità. C'è stato un nubufragio, e' vero, come il 25 ottobre del 2007. Già allora ci fu un alluvione e solo per un miracolo,quella volta, in quelle zone, non ci furono vittime. Cosa e' stato fatto,da quel giorno, per mettere in sicurezza le aree più a rischio? Oggi si parla di speculazione edilizia e cementificazione selvaggia del territorio ma, chi era addetto alla pianificazione del territorio? Chi ha rilasciato le licenze edilizie? Chi ha realizzato costruzioni abusive? In una Sicilia dove il: "tutti colpevoli" equivale a "nessun colpevole", diceva un messinese: "Se hai un amico nel posto giusto puoi fare quello che vuoi!" E questo di ieri sera e' il triste, dolorosissimo, risultato... La memoria va all'alluvione dell'anno scorso: Oliveri e Falcone...Ci furono danni e solo perchè e' stato di giorno si è evitata una tragedia ben peggiore. Non ci sono i fondi promessi dalle autorità e proprio in questi giorni, 18 sindaci della provincia, tra cui quello di Oliveri, si sono dimessi da responsabili della protezione civile per protestare contro i mancati, promessi, interventi. Badate bene, non stiamo parlando solo dei soldi come risarcimento per i danni subiti, servono fondi per effettuare la manutenzione ordinaria e staordinaria dei grandi e piccoli torrenti di cui è ricco il nostro territorio, soldi per la pulizia di canali, fiumi, tombini ma,tutti i soldi del mondo non servono a nulla se non riusciamo a recuperare l'antica cultura del rispetto per il territorio e della difesa dei nostri suoli che da troppo tempo e' andata perduta!
Mentre scrivo, procedono i soccorsi. Ci sono ancora paesi isolati e strade bloccate. Là dove possibile, si continua a scavare in cerca di sopravvissuti. Il bilancio, per quanto provvisorio, è terribile: 17 morti, 40 feriti ricoverati in ospedale, decine i dispersi... Un inferno che si poteva evitare!


Come e' ridotto, oggi, Giampilieri...


e Scaletta Zanclea...