domenica 6 settembre 2009

Mussolini & la tigre

Dal blog di Beppe Grillo, stralci del suo ultimo post che potete leggere integralmente quì

(....)"L'epilogo della Repubblica di Salò. Mussolini fu riconosciuto dentro una camionetta militare. Si era travestito da soldato tedesco per fuggire in Svizzera. Venne fucilato con la sua amante, Claretta Petacci. Insieme appesi per i piedi a Piazzale Loreto. La gente inferocita gridava: "Porco" a lui e: "Puttana" a lei." (...)...."Una mano pietosa fermò la gonna della Petacci con uno spillone. Gli stessi che prendevano a calci i cadaveri e gli sputavano addosso, avevano applaudito pochi mesi prima Mussolini nel suo ultimo discorso al Teatro Lirico di Milano. Era arrivato tra due ali di folla che lo osannavano mentre sfilava su una macchina scoperta.Il duce sapeva che gli italiani sono come una tigre che si fa cavalcare da chiunque la sfami. Una fiera che però divora senza pentimenti il suo padrone in mancanza di cibo".
(....)"Se ci fosse stato un processo a Mussolini, e quindi al fascismo, l'Italia sarebbe diversa. I fascisti rimasero invece nelle istituzioni, fecero carriera, nessuno li condannò. L'Italia non si guardò allo specchio. Impiccato il duce si sentì di nuovo vergine, democratica, progressista".

http://www.beppegrillo.it/

Una festa di compleanno guastata dai vandali

L’otto settembre, per il calendario della Chiesa, è una data importante:si festeggia il compleanno di Maria.Fervono i preparativi per la festa, a Tindari. A piedi, come è tradizione, dai paesi della diocesi, arrivano frotte di pellegrini.Un viaggio che, per alcuni dura solo una notte, per altri provenienti da più lontano, giorni. Da anni, ormai, tra i devoti, ci sono vandali che si accaniscono, durante la notte, contro le incolpevoli auto in sosta e, come per le cavallette, l'indomani, si contano i danni del loro passaggio, tra lampioni rotti, panchine divelte,spazzatura e sporcizia ovunque...Una volta, il pellegrinaggio, era occasione di preghiera, raccoglimento, espiazione , ringraziamento, un atto di devozione .....Perchè i comuni, daccordo con la diocesi, non organizzano, lungo il percorso che i pellegrini compiono per recarsi, a piedi a Tindari, dei punti di ristoro che, la notte, possano offrire ai devoti acqua, cibo e riparo da eventuali intemperie? Potrebbero essere gestiti da volontari e dalle parrocchie ... I centri urbani, la notte, così presidiati, scoraggerebbero i vandali... Non e' giusto che un pellegrinaggio religioso sia diventato un problema di ordine pubblico! Tutti i locali chiusi dalle 11 di sera e i pellegrini, dopo ore o addirittura giorni di cammino, trovano, al loro passaggio, il paese deserto... Se hanno bisogno di un semplice bicchiere d'acqua, mangiare o, meno prosaicamente, di fare pipì? E' una festa che, per definizione è una cosa belle e divertente, l'hanno trasformata in un incubo:Basta!!!

Maurizio Pirrotti

Un amica...controcorrente ed un santo ...moderno.

Una mia cara amica vuol farsi monaca. Conosco le sue motivazioni forti e profonde e le comprendo.
Certi nostri comuni amici hanno fatto di tutto per dissuaderla ma, lei va avanti come un treno in quella che a molti appare una "scelta fuori dal mondo". In effetti, fuori dal mondo, sembra una definizione azzeccata visto che vuole entrare in convento come monaca di clausura. Il cammino di formazione monastica è lungo e prevede diverse fasi concepite come una scala dai cui gradini "postulato","noviziato" "professione semplice"si può sempre scendere e decidere di lasciare perdere. Se la determinazione e' tale da giungere all'ultimo gradino, la "professione solenne" consacrerà per tutta la vita a Dio.Può apparire, forse lo è, una scelta radicale ed un pò fuorimoda ma, sicuramente, non cosi rivoluzionaria come lo poteva essere all'inizio del monachesimo femminile.
Le monache, come realtà all'interno della chiesa, nascono intorno al 300 dopo cristo e furono, inizialmente, un fenomeno mal tollerato. 1) "La donna, a quei tempi ,era una "cosa" di proprieta' del padre prima e del marito poi. Il matrimonio era una questione economica importantissima, serviva per stringere alleanze, suggellare patti commerciali, fusioni politiche e incassare denaro contante".Decideva il padre a chi dare in sposa la propria figlia. 2)"Le ragazze non avevano nessuna possibilita' di sottrarsi a un destino spesso infame fatto il più delle volte di botte e gravidanze a catena.Se sceglievanio di fuggire dovevano adattarsi a vivere di elemosine in pochi anni di fame e sofferenze (i poveri morivan giovani oltretutto, le donne in particolare…)Siamo ancora sotto l’Impero Romano e le donne contano quanto gli animali.Quando alcune giovinette fuggono di casa e con l’appoggio di alcuni settori della chiesa, creano delle comunita' monacali, scoppia il finimondo. Gruppi di signorotti, spalleggiati dai loro sgherri, vanno a sfondare le porte dei monasteri e si portano a casa le figlie con la forza. Gran parte del clero si unisce a loro sostenendo che la donna e' indegna e incapace di dedicare la propria vita al Signore fuggendo cosi' dalla patria potesta'.Esse compiono un peccato mortale non rispettando il padre e la madre e ribellandosi al loro potere!" Fu quello che poi diventerà santo e patrono di Milano,all'epoca solo Ambrogio, 3)"ad interviene in difesa delle monache, arrivando a schierare i suoi uomini, armati, in difesa dei conventi e intraprendendo uno scontro a tutti i livelli per garantire la sopravvivenza di questa esperienza religiosa e sociale incredibile per quei tempi: comunita' composte solo da donne che si organizzavano in modo autonomo per gestire la propria vita.Fu grazie a questa battaglia che alla fine i monasteri femminili si imposero in Italia e in Europa".
Caspita S.Ambogio, che uomo moderno!!!

1)2)3) di Jacopo Fo - jacopofo.com