domenica 30 maggio 2010

Oliveri e la discarica di Mazzarrà: chi comanda?

Nelle scorse settimane, la società che gestisce la discarica di Mazzarrà, ha interdetto l'accesso agli autocompattatori che raccolgono la spazzatura dei comuni soci dell'AtoMe2, Oliveri compreso (leggi quì) .
Dei problemi creati ai cittadini e dei molti dubbi,
sulla legittimità di tale decisione, ho già scritto (quì e quì).
Anche dello "strano" silenzio delle Istituzioni, sulla vicenda, ho già scritto (leggi quì). Pertanto, non ritornerò su questi argomenti.
Oggi, voglio parlare d'altro.
Chi "comanda" nella società che gestisce la discarica di Mazzarrà?
Dal sito web (quì l'indirizzo) apprendiamo che il 51% del
capitale sociale è di proprietà di 10 Comuni. Tra i 10 c'è il Comune di Oliveri.

10 Comuni,tra cui Oliveri, sono i soci di maggioranza!
Chi ha la maggioranza,comanda!
Ora, perdonatemi il sillogismo:
1) nella società che gestisce la discarica, il Comune di Oliveri,insieme ad altri 9 Comuni, è socio di maggioranza.
2) Abbiamo detto e credo siamo tutti d'accordo che: chi ha la maggioranza, comanda!
3) Il Comune di Oliveri, "e' socio di maggioranza" quindi ...comanda.
4) Ora, chi comanda nella S.p.A.
che gestisce la discarica di Mazzarrà, ha interdetto l'accesso, in discarica, agli autocompattatori che raccolgono la spazzatura ad Oliveri . (leggi quì)
5)Quindi, conclusione
autoevidente
: il Comune di Oliveri ha deciso di impedire l'accesso, alla discarica, agli autocompattatori che raccolgono la spazzatura ad......Oliveri !
Dunque, se, per settimane, le strade del nostro paese sono rimaste sommerse da montagne di spazzatura è perchè così ha voluto il nostro Comune!
Punto.

Come dite?
Non e' così?
Noo?
In effetti anche a me sembra impossibile che sia così....
Ma, allora, chi comanda nella società che gestisce la discarica?

Maurizio Pirrotti

Cercando...cercando
Leggendo lo statuto della società che gestisce la discarica ( quì) scopriamo che:

1)I 10 Comuni,tra cui Oliveri, per diventare soci, hanno dovuto versare soldi nelle casse della società.
2)I Comuni soci hanno dovuto obbligatoriamente affidare alla società tutti i servizi inerenti i rifiuti ( vedi art.6 dello statuto) accollandosene i costi.
3)I Comuni soci hanno ceduto alla società le funzioni amministrative di propria competenza
4) I Comuni soci sono obbligati a partecipare alle spese della società
5) I Comuni soci hanno dovuto sottoscrivere un patto di sindacato che garantisce( cito testuale)"l'unitaria espessione della volontà dei soci pubblici sottoscrittori della maggioranza del capitale sociale"

Fin quì il "pedaggio" pagato dai Comuni che detengono
una partecipazione nella Società, pari al 51 % del capitale sociale.

Vediamo ora quanto "pesa" questo 51%.

1) Il consiglio di amministrazione,della società che gestisce la discarica, è formato da 7 membri: uno, lo nomina il Comune di Mazzarrà; tre, l'assemblea dei Sindaci dei Comuni soci . Tre consiglieri, sono designati dai soci privati.

2) Il presidente e' eletto,dal consiglio, tra i nominativi proposti dal Comune di Mazzarrà.

3) L'Amministratore Delegato (che può svolgere, ad interim, le funzioni di Direttore Generale) e' designato dai soci privati.

Quindi?
Chi comanda nella società che gestisce la discarica?

Maurizio Pirrotti


Un premio di consolazione...almeno.

Oliveri è socio della S.p.A Tirreno Ambiente, con una quota dello o,484%
La suddetta società ha un bilancio in attivo e il suo capitale sociale e' passato dai 100.000 euro iniziali agli attuali 2 milioni di euro.

A quanto ammonta l'utile societario,maturato negli anni, di pertinenza del nostro Comune?
No, perchè...cercate di capirmi...noi come come Comune di Oliveri:

1)Li abbiamo pagati per diventare soci
2)Gli abbiamo ceduto i servizi accollandocene i costi
3)Gli abbiamo ceduto le funzioni di nostra competenza
4)Partecipiamo alle spese
5)Abbiamo fatto un patto che siamo d'accordo a prescindere, qualunque cosa decidano
6)Non comandiamo un caz..
Almeno ci dicessero cosa ci guadagniamo !

Maurizio Pirrotti

Altri post del blog sull'argomento:
Prefettooooo -
Il carozzone politico -
Ci sarà un giudice a Berlino-
L'opera di pupi-
Strano ma ,vero-
Domandona-

Nel 1992-1993 l'Italia rischiò il ... colpo di Stato!



1992-1993
Erano i tempi di Tangentopoli e della maxi-svalutazione della lira.
La nostra era una Nazione sul punto di esplodere e non solo in senso figurato. Esplosioni e stragi insanguinarono e resero terribili quegli anni...
Oggi Ciampi, all'epoca, presidente del Consiglio, dichiara: " l'Italia,(in quegli anni), rischiò il colpo di Stato"!
1) La dichiarazione di Ciampi segue quella di un altro uomo che è stato - ed è - ai più alti vertici istituzionali dello Stato ed è tuttora uno dei politici di maggior rilievo: Veltroni. Ricordo che e' stato vice presidente del consiglio dei ministri e segretario del secondo partito italiano,come numero di elettori. Le sue dichiarazioni in tv ad "Anno Zero" ed a "Che Tempo che Fa" sono a dir poco sconcertanti: ( leggi quì) e (quì) 2)
Leggendo e vedendo le dichiarazioni di questi signori, tra le mille domande che sorgono spontanee, una prevale su tutte: perchè ne parlano solo ora, dopo quasi 20 anni?

Maurizio Pirrotti

1) da Repubblica: Leggi articolo completo
2)http://paolofranceschetti.blogspot.com/
Le stragi del 1992-1993, l'opinione del procuratore nazionale antimafia: Piero Grasso