domenica 2 agosto 2009

La mamma


Cari amici, grazie per le telefonate di solidarietà ed incoraggiamento e per gli auguri di pronta guarigione. Informo urbi et orbi e puru i surdi che sto bene, nella gamba residua solo un piccolo ematoma...niente di grave, tranquilli! Qualcuno, dopo aver letto il post di ieri, si e' premurato di riferire alla mamma(la mia) quanto accaduto. Mi ha telefonato, allarmatissima. Per la gamba? No. Mi ha chiesto:" Ma dove caspita vai a mare, tu ?"

Un sabato ..... da dimenticare


Tutto e' iniziato, all'alba, con un mal di denti molto... "religioso". Svegliato dal dolore, vagavo, per casa, alla ricerca di antidolorifici. Al buio. Per non svegliare nessuno. La troppa educazione, a volte, sconfina nella più evidente dabbennaggine: vagando, finivo con l'incespicare sull' incolpevole cane, cadevo, il cane si metteva ad abbaiare come un ossesso, si svegliavano moglie, un figlio e l'intero quartiere. Ispirato dal fatto che, cercando antidolorifici, mi ero sfracellato sul pavimento e dovevo pure dare spiegazioni del perchè girovagassi per casa a quell'ora e pure al buio, ho cominciato ad invocare ... tanti metri quadrati di Paradiso a chi ho preso,ho preso. Non pensate male, l'ho fatto sottovoce e con moderazione. Sono educato, io. Ed anche ... religioso.
Il resto della mattinata l'ho trascorsa sul divano, in attesa che facessero effetto i farmaci e il ... ghiaccio sul ginocchio, con il quadrupede nero che mi guardava in "cagnesco" e non ne voleva sapere di perdonarmi. Nel pomeriggio, stordito dalle medicine e claudicante, ho cercato sollievo in spiaggia. Lontano dal lido dove vado di solito. Il perchè e' notorio: là si divertono a piazzarmi, a destra e a sinistra del mio ombrellone, arzille vecchiette e a me, oggi, proprio non mi andava di ascoltare chiacchiere sugli acciacchi altrui. Arrivato a destinazione, sudato e stanco, devo essermi addormentato. Al risveglio, non so se la cosa peggiore sia stata: scoprirmi "manciatu di zappagghiuna", la visione della "nanna" col perizoma c
he si spalmava la cremina a trenta centimetri dalla mia "tovaglia" o il vu cumprà , chino su di me, che voleva a tutti costi vendermi qualcosa perchè al paese suo c'e stato lo tzunami. Mi veniva da piangere e non per i danni provocati dal maremoto, in quel paese lontano.
Dopo cena,la consueta passeggiata d'ordinanza sul lungomare.Un amica incontrata vicino alle giostre, sorridente, mi ha detto:"Non ti ho visto al lido oggi, che hai fatto di bello ?" .... Ho sofferrrto......