domenica 18 aprile 2010

Una ricchezza che è patrimonio di tutti (seconda parte)

Proposta:
"Vista l’attuale tendenza al taglio di molti alberi, in particolare pini, eliminati a causa dell’esuberante sviluppo dell’apparato radicale, a livello del terreno, con conseguente dissesto delle opere stradali, si auspica che, in sostituzione delle piante abbattute, non si preveda l’inserimento di specie alloctone differenti dalla tipica macchia mediterranea di cui dovrebbe invece essere ricco il paese di Oliveri. Quindi suggerisco: Alloro, Frassino, Agrumi, Mandorlo. Dovrebbero, a mio avviso, essere, queste piante, la naturale scelta per evitare l’inquinamento da alloctone e mantenere inalterato l’equilibrio dell’ecosistema già compromesso dalla proliferazione di piante australi come gli eucalipti o peggio ancora delle palmacee,la cui importazione sconsiderata dall’Egitto, di piante infettate dal punteruolo rosso, sta causando le problematiche note a tutti".

Sandro Molinari

Per chi fosse interessato: quì la prima parte

La morte come adempimento



A volte, la morte, per i vivi, diventa uno stimolo e una promessa.
Scriveva Friedrich Wilhelm Nietzsche:" Colui che adempie la sua vita, morrà la sua morte da vittorioso, circondato dalla speranza e dalle promesse di altri."