
Poeta e straordinario umorista, nacque
a Gela, o forse a Siracusa. Visse nella seconda metà del IV sec a.C.
Di un suo poema, intitolato:"Vita di delizie", sono giunti fino a noi 62 frammenti, noti come "frammenti della gastronomia".
Ve ne propongo un ...assaggio:

"Alla sacra d'intorno ed ampia Samo
Molto grosso vedrai pescarsi il tonno,
Ch'orcino alcuni, ed altri chiaman ceto.
Convien di questo a te comprar se a' numi
Cena imbandissi, e ti convien comprarlo
Senza tardar, senza far lite al prezzo.

Molto miglior di questo è quel che
nutre
Nell'isola famosa de' Sicani
Di Tindari la spiaggia, e Cefaledi".
Archestrato fu un raffinatissimo cultore del buon cibo.
Oliveri Libera, amante delle tradizioni e della storia, gli ha tributato, nei giorni scorsi, doverosi omaggi , dedicandogli un'apposita "convention"(leggi quì)

Stavolta il tonno non c'entra nulla: menù a base di carne.
Chef, Bruno che, quando non si occupa di alberi, fotografa, scrive o fa il ginnasta , fa lo scout, cucina e pure bene.
Rigatoni con sugo di carne e salsiccia.


Siamo passati direttamente al "terzo": la crostata di Enza. Dolce la farcitura ai frutti di bosco e la "pasta" era molto buona. Il "quarto" è stato il tiramisù "mbrugghiuni" preparato da Maria. Non troppo dolce, con una giusta dose di Bayles e ricoperto di cacao amaro.

Buono davvero.
Per "quinto" la torta di mele "tettuta" opera, decisamente zuccherina, del Sandro in versione pasticcere. Applausi, brindisi, macedonia, gelatini e caffè. Degno di nota "u vinu di fimmini", bianco, fresco e frizzante che e' piaciuto molto anche ai maschietti.

Insomma, e' stato davvero "faticoso" onorare la memoria di Archestrato ma,
ha scritto"Vita di delizie": se lo e' meritato!
Maurizio Pirrotti
Ps
E va bene, lo confesso: quella di Archestrato e' solo un pretesto! La verità è che ci divertiamo da matti in queste serate ed ogni scusa e' buona per organizzarne una.