giovedì 25 giugno 2009

Parco Valle Olivara: questo sconosciuto e chiacchierato parco

Sin dal 1998 era stata fatta una richiesta , all’amministrazione di quel tempo, di tener conto ad una eventuale modifica del progetto prima di iniziare i lavori per la realizzazione del Parco.In questa richiesta scritta, fra l’altro, si puntualizzava che la “Base” per la redazione di un “Programma” di utilizzo del “Territorio” doveva essere: credibile, rapportato ai bisogni della collettività, quindi valido.Nello stesso tempo un “Programma”, per essere attuabile, dove prevedere progetti di realizzazione di strutture che siano:
FLESSIBILI: adeguati a soddisfare le esigenze di una utenza diversificata;
UTILIZZABILI: dotati delle attrezzature e degli spazi necessari per soddisfare le esigenze
dei potenziali utenti;
GESTIBILI: organizzazione gestionale semplice con limitate spese di manutenzione
( tenendo in debito conto l’eventuale utilizzo di organizzazione di volontariato),
ECOLOGICAMENTE COMPATIBILI : realizzate nel rispetto dell’ecosistema evitando
    impatti ambientali;
ECONOMICI: che abbiano una ricaduta positiva sulle attività economiche della comunità.
Dalle considerazioni suesposte si palesava l’idea di una parziale modifica del progetto attualmente insistente su c/da Valle Olivara tendente all’utilizzazione di parte del territorio per la realizzazione di un’AREA ATTREZZATA per lo svolgimento di attività educative, ricreative, formative e di socializzazione.
Come:
  • Campi di Formazione;
  • Campi di addestramento e di formazione per operatori di Associazione di Protezione Civile;
  • Campo Base per la installazione di tende, roulette e servizio mensa quale primo nucleo di emergenza in caso di crisi sismica o alluvionale;
  • Quale punto di avvistamento antincendio;
  • Campi per attività natura;
  • Area Pic-nic
  • Percorsi per lo svolgimento di attività Trekking;
  • Percorsi Hebert;
  • Spettacoli teatrali, musicali, di trattenimento, ecc.
  • Campi scout;
  • Ecc.
L’inserimento della struttura all’interno di questo territorio, non doveva modificare la natura dell’area così come considerata, bensì doveva favorire il miglioramento della zona sulla quale sorgeva il centro.
  • L’Esigenza della struttura:
    Piazzole per tende: In riferimento alla zonizzazione, lo spazio per gli accampamenti deve prevedere i servizi per 50 persone e 20 tende canadese.
    La struttura leggera doveva ospitare:
  1. Biblioteca con saletta riunione;
  2. Ufficio staff per 3\4 persone;
  3. Servizi igienici anche per disabili;
  4. Punto antincendio;
  5. Deposito per materiale didattico;
  6. Refettorio all’aperto con copertura.
  1. Anfiteatro: L’anfiteatro doveva prevedere circa 500 posti e doveva essere collocato in una zona che, per una conformazione geologica, si prestava ad accogliere una forma ad invaso. La sua realizzazione doveva essere effettuata con materiale il più possibile integrati con l’intorno.
  1. Area attrezzata centrale: L’area attrezzata centrale doveva comprendere:
    1. Piazzole per 15 tende tipo Ministeriale di Protezione Civile;
    2. Struttura leggera foresteria composta da:
      1. ufficio per direttore struttura e/o COC, responsabile dei servizi,
        segreteria archivio;
      1. servizi igienici comuni anche per disabili;
      2. infermeria;
      3. deposito attrezzi ed attrezzatura.
    1. Struttura leggera cucina centralizzata composta da:
      1. cucina centralizzata per 300/500 persone a turno;
      2. locale dispensa;
      3. servizi igienici per il personale della cucina;
      4. tre stanze dotate di servizi igienici.
    1. Refettorio all’aperto con copertura.
Quadrato: Il quadrato è un punto di riunione che ha il compito di fungere anche da riferimento alle varie parti del campo. Questo spazio all’aperto dovrà ospitare tutti i partecipanti.
e) Laboratorio natura: I laboratori natura dovranno essere collocati in vari punti del parco per favorire le esperienze dirette da parte dei partecipanti ai vari corsi.
f) Area della spiritualità: Si doveva individuare un luogo altamente rappresentativo che possa stimolare la riflessione e la ricerca del trascendente.
  1. Area dei giochi: Si doveva individuare le seguenti aree:
    1. Area pianeggiante ed ombrosa per giochi di movimento a squadre;
    1. Area Relativamente accidentale per realizzare percorsi Hebert
  1. Area Pic-nic: si doveva individuare un’area relativamente pianeggiante per realizzare le seguenti strutture fisse:
    • Tavoli e panche;
    • Fornacelle;
    • Punti di acqua potabile.
Cosa si propone oggi, allo stato di fatto del Parco:
  • Cambiare la destinazione d’uso. Da Parco Suburbano a Parco plurifunzionale e ad uso Protezione Civile
  • Realizzare una via carrabile con ingresso dalla SS 113 che porti nel parco a monte della linea ferrata
  • Realizzare le più possibili strutture così come descritte precedentemente
  • Dare in gestione a delle Associazioni non-profit e/o a delle Cooperative per il mantenimento manutentivo, dignitoso ed economico dell’area e delle strutture una volta realizzate.
    Bruno Pancaldo
P.S
...Da allora, son passati 11 anni....

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