venerdì 21 agosto 2009

Il film, la religione, la fede

Il film, Zeitgeist The Movie, inizia con quello che io definisco un feroce ed ennesimo attacco alla chiesa cattolica come se ne vedono, leggono e sentono, spesso ed un pò ovunque, ultimamente, sulla stampa, su internet, al cinema... C'e' da dire che, lo scandalo della banca vaticana, lo scandalo dei preti pedofili, le agevolazioni fiscali di cui gode la Santa Sede, che e' già ricchissima di suo, o certe scelte dogmatiche tipo quella sul profilattico o sull'aborto, etc.etc. certo, prestano il fianco ad ogni critica possibile ma, e' sulla dottrina che il film dà il meglio di se: si mostrano alcune delle analogie tra il cristianesimo e le religioni che lo hanno preceduto, analogie ben conosciute da chi ha studiato storia comparata delle religioni. Partendo da queste analogie, ed e' questa, secondo me, la parte più interessante, si prosegue evidenziando, in maniera chiara ed efficace, il nesso stridente tra il cristianesimo e le avanzatissime conoscenze astrologiche del tempo, per concludere che Gesù e' una figura mitologica e il cristianesimo ed in generale anche le altre religioni teistiche, sono tutta una invenzione per ...dominare le coscienze dei popoli, di allora e di adesso.
Ora, che la religione sia stata sfruttata, dai governanti, in ogni epoca e ben prima dell'avvento del Cristianesimo, come "instrumentum regni", e' risaputo. In tempi più recenti 'Gott mit uns' di nazista memoria o il contemporaneo 'God bless America' lo testimoniano in maniera evidentissima. Nel corso dei secoli, sono stati compiuti crimini orrendi, nel nome della religione ed essendo andati a scuola, lo sappiamo tutti. Succede ancora oggi e basta guardare cosa accade in medioriente, ogni giorno... Ma la religione non e' solo questo! La religione e', anche, quell'insieme di credenze e di obblighi capace di tenere insieme una società. Senza il collante della religione, la società si disgrega! E' forse questo e' proprio il segreto desiderio di qualcuno, chissà? La religione e' anche altro: e' un misterioso cammino che ognuno di noi compie nel corso della propria vita; e' un bisogno dell'uomo; e' qualcosa di unico, intimo, personale... Una conquista, un tesoro che arricchisce la vita, la mente ed il cuore. Rinunciare a Dio, per me, significa cercarlo con ancora più ostinazione e poi, forse, ritrovarlo per poi, magari, riperderlo di nuovo....
Io non credo solo perché alcune cose sono scritte in antichi e sacri libri.
Io non credo solo perché questa è la fede del mio paese.
Io non credo perché sono stato indotto a farlo dai miei genitori o dai miei "maestri".
Io credo perchè sono... vivo!

Maurizio Pirrotti