lunedì 2 agosto 2010
L'insostenibile leggerezza dell' ... "ignorantezza"
Sto leggendo il libro di padre Orlando.(link quì)
A due pagine dalla fine della lettura del primo capitolo, all'improvviso, come in una folgorazione, un episodio accaduto tanti anni fa mi e' tornato in mente: ero in compagnia di un amico di Oliveri,oggi residente a Milano.
Passeggiando sul lungomare, una sera, incontrammo un gruppo di signori, non più giovanissimi. Discutevano animatamente.
Fummo coinvolti, entrambi, nella "vivace" disputa che aveva come oggetto i palischermi, all'epoca in rovina, abbandonati di fronte alla tonnara.
Di li a poco, uno di questi, sarebbe stato oggetto di "restauro".
C'era chi sosteneva che i soldi spesi per il restauro sarebbero stati soldi buttati, soldi che era meglio spendere per cose più utili.
Io ed il mio amico, sostenevamo che "spendere " per tenere "vivo" il ricordo del passato fosse cosa buona e giusta.
"Quando una comunità conosce il proprio passato e la propria storia, può meglio comprendere il presente e progettare il proprio futuro!"
A questa mia affermazione....apriti cielo!
"Oliveri non ha storia!" (testuale) fu l'affermazione disarmante di un presidente di non so cosa.
"Tu parli così ( rivolto a me) picchì si amicu du sinnicu!"
Non lo ero ma, tant'è....
Ad Oliveri le iniziative, anche ottime, sono da condannare a prescindere se, ad intraprenderle, e' un esponente del fronte politico "avverso".
Ora come allora se tu, pur politicamente avversario, ritenendole valide, le suddette iniziative le sostieni sei... "complice". Punto.
Giorni dopo,venne a trovarmi a casa una amica, all'epoca consigliere comunale.
Mi raccontò di Casa Forca e di come lei si stesse battendo, con tenacia, per evitare che "a Fucca" venisse demolita. (Volevano demolirla!)
Si era parlato anche "da Furca" la sera prima, durante quella "vivace"discussione.
Mentre il mio amico, oggi milanese, ne sottolineava l'importanza storica,uno dei nostri interlocutori, in un impeto di rara sapienza, era sbottato: "Voi e la vostra ignorantezza:quella cosa lì, quell'arco, non ha alcun valore storico e va demolito!" Fortunatamente la mia amica "consigliera" ebbe la meglio e la Forca e' ancora, oggi, lì.
Sono passati tanti anni da allora...
Sto leggendo il libro di padre Orlando.
E' indubbio merito di questa pubblicazione il fornire notizie preziose sulla storia di Oliveri.
Nel primo capitolo, ad esempio, (tra le altre cose) e' spiegata proprio l'origine della Casa Forca.
La lettura del libro consente di colmare, a proposito della storia Oliveri, molte lacune e sarà a tutti di aiuto per evitare, in futuro, possibili e irreparabili danni provocati dalla nostra ... "ignorantezza". Come direbbe La Russa:" E diciamolo!"
Sono al primo capitolo e ricordando l' episodio, che ho raccontato, ho voglia di dire pubblicamente all'autore:
"Grazie"!
Maurizio Pirrotti
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