mercoledì 5 agosto 2009

Cemento disarmato. Storie di un Paese a rischio crollo, tra sabbia e cemento

da terranauta

Dopo il caso di Agrigento Legambiente ha stilato, in un dossier appositamente creato, una lunga lista di edifici in cui la criminalità organizzata ha messo le mani. Opere ad alto rischio per le materie prime utilizzate di qualità molto scadente, da strade a ponti, da scuole a ospedali, fino ad un palazzo di Giustizia e ad un commisariato di Polizia.

Ci sono strade, ponti, gallerie, scuole, ospedali e addirittura un Palazzo di Giustizia, quello in costruzione a Gela e un Commissariato di Polizia, quello di Castelvetrano in provincia di Trapani. E sono solo alcune delle opere presenti nel lungo elenco stilato da Legambiente nel dossier “Cemento disarmato. Storie di un Paese a rischio crollo, tra sabbia e cemento”. Dopo il caso dell’ospedale di Agrigento l’associazione, che per monitorare la situazione dell’illegalità ambientale in Italia ha messo in piedi un vero e proprio Osservatorio, ha raccolto in un documento l’elenco delle opere oggetto d’inchiesta da parte delle Procure della Repubblica in giro per l’Italia.

Elemento comune di ogni storia è la mano della criminalità organizzata che lucra e realizza fondi neri per i propri sporchi affari risparmiando sul cemento e sostituendolo con la sabbia. “Che il crimine organizzato abbia di fatto una specie di monopolio nel mercato del calcestruzzo” – ha dichiarato il vice presidente di Legambiente Sebastiano Venneri – “è un dato incontrovertibile. Basti pensare a ciò che accade in provincia di Trapani dove lo Stato oggi detiene il 90% delle imprese di produzione di calcestruzzo sequestrate o confiscate a esponenti della malavita, che fino a qualche settimana fa hanno fornito la materia prima per tutte le opere di quella zona.

Tra le storie del dossier oltre a quella di Trapani, sempre in Sicilia, l’indagine della DIA di Messina che ha portato al sequestro di due impianti di calcestruzzo del valore di circa 50 milioni di euro che fornivano una materia prima di qualità molto scadente, come è emerso dalle intercettazioni tra i titolari della ditta riportate nel dossier.

Seguendo la pista mafiosa la Procura di Caltanissetta, che ha decapitato i vertici siciliani della Calcestruzzi S.p.a, è arrivata fino in Veneto dove ha posto sotto sequestro i lotti 9 e 14 della A31 Valdastico. Analizzando i documenti sarebbero stati riscontrati significativi scostamenti tra i dosaggi contrattuali di cemento e quelli effettivamente impiegati. E’ della Dda di Campobasso, invece, l’operazione con il nome che è tutto un programma: “Piedi d’argilla”. Oggetto i nove chilometri della variante ANAS di Venafro sulla Termoli San Vittore: sessanta milioni di euro, inaugurata meno di un anno fa e per la quale l’ANAS è stata costretta a sostituire il 57% dei pali di calcestruzzo con una spesa aggiuntiva di oltre due milioni di euro.

Tra i casi più emblematici nell’elenco di Legambiente anche quelli in Calabria come la galleria sulla Statale Ionica 106, dove solo la prontezza degli operai nel fuggire, ha impedito che si consumasse una strage. Il 3 dicembre del 2007, infatti è crollata una galleria in costruzione in località Palizzi e le indagini della Dda hanno chiarito in seguito che il calcestruzzo, fornito dalle imprese legate alle cosche locali, non superava le prove di resistenza. Sulla sponda tirrenica invece è a Tropea il caso della scuola media realizzata con cemento di qualità talmente scadente che l’ingegnere del Comune ne decreta l’immediata demolizione dopo aver verificato che i valori di resistenza del calcestruzzo in alcuni punti dei pilastri erano inferiori alla metà di quelli richiesti per legge.

E in questa carrellata non manca la Campania dove un’inchiesta dei carabinieri della Dda di Napoli ha portato al sequestro di un’impresa di produzione di calcestruzzo gestito dalla camorra e imposto come “pizzo” a tutte le imprese di costruzioni secondo lo standard tipico mafioso.

“Riteniamo” – ha concluso Venneri – “che questi casi siano solo la punta di un iceberg di un sistema che per trent’anni ha prodotto manufatti e opere soprattutto d’interesse pubblico sulle quali è necessario, a nostro avviso, un’azione di monitoraggio e severo controllo. Per questo chiediamo al Ministro delle Infrastrutture di avviare un piano straordinario che, partendo da ospedali e scuole, effettui una ricognizione sulla qualità del costruito”.

http://www.terranauta.it/a1296/pianeta_gaia/lo_status_delle_citta_vendute_al_cemento.html

http://www.oltrelacoltre.com/?p=4352

Pillola




Scomunica per chi prende la RU486. Inferno per chi prende la A14

http://www.spinoza.it/

L'ateismo


Il colmo:

Essere carnivoro, adoratore di fragranti bistecche; avere sposato, di conseguenza e saggiamente, la figlia di un macellaio e dover mangiare tutti i giorni ..... pesce!
Non c'è più religione...


Ps
Chissa chi e'.....?

I coglioni

"... A scuola 1) ci hanno insegnato che in democrazia il popolo sceglie i suoi rappresentanti e li delega ad agire per proprio conto, in tutto ciò che riguarda la res publica. Noi però,per il parlamento, non abbiamo scelto proprio nessuno, nè alle ultime elezioni e nemmeno alle precedenti, nè a quelle prima ancora...." Quando andiamo alle urne in realtà noi scegliamo delle sigle astruse, che cominciano quasi sempre per “P”, ma finiscono in modo leggermente diverso l’una dall’altra. Quelle sigle corrispondono a diversi partiti, i cui quadri dirigenti si occupano, poi, di scegliere chi mandare in Parlamento, senza più chiedere niente a nessuno..." I candidati li nominano loro,come al grande fratello!2)
"... Una volta
1) che i partiti hanno incassato i loro voti, si guardano bene dal mandare in Parlamento gente che abbia voglia di discutere una legge, o che abbia anche solo la capacità teorica di farlo. “Ma stiamo scherzando - dicono giustamente i partiti - dopo la fatica che abbiamo fatto per tirare su tutti "sti voti", ci manca pure che mandiamo in Parlamento gente che vuole mettersi a fare di testa propria. Noi in Parlamento ci mandiamo persone fidate, che votano sempre come diciamo noi, e se non gli va bene ci mettiamo qualcun altro: sapete quanti ce ne sono, disposti a fare i burattini pur di accedere ai mille privilegi di cui gode un deputato?...” " ...La democrazia è morta, nel momento 1) in cui il cittadino viene privato del diritto di scegliere espressamente chi lo debba rappresentare. (Con chi te la prendi, dopo, se le cose non vanno come ti aspettavi? Con un “partito”, che nel frattempo ha cambiato sigla, ha cambiato colore, ha cambiato indirizzo alleanze e segretario?) ....Le persone sedute in quegli scranni sono lì 1) " a scaldare il posto, se ne fottono altamente delle leggi, dei principi e della res publica, pensano solo a mandare in porto i loro business personali".
2) Allora, perchè votare?
1)"...Il vero trucco della “democrazia” sta nel mettere coglioni contro coglioni, convincendoli che sia indispensabile il loro apporto alle urne “altrimenti vincono gli altri”. Non sanno invece, i poveri coglioni, che quell’apporto è indispensabile ai politici tutti, indistintamente, per continuare a legittimare le loro ruberie, di destra o sinistra che siano. Al massimo loro devono star fuori un turno, mentre rubano gli altri, ma l’importante è che la manna non finisca mai.
E così la giostra gira, all’infinito, in quella che ormai rischia di diventare la danza macabra dell’intera umanità.


Massimo Mazzucco

2) NdR

1)politica italiana : Bravo Fini, il più astuto di tutti i volpini da http://www.luogocomune.net/