lunedì 9 novembre 2009

Vaccino


Mi sono chiesto come mai, le case farmaceutiche, non abbiano distribuito il vaccino contro l'influenza A, detta"suina", nelle famacie. Sarebbe stato più facile, per chiunque, vaccinarsi! Oggi, ho letto questa dichiarazione fatta, alla stampa, dal primo ministro polacco Donald Tusk, il 06/11/2009 : " "Sappiamo che le società farmaceutiche che vendono questi vaccini contro l'influenza H1N1 non vogliono assumere la responsabilità degli effetti secondari di questi preparati" .... "Rifiutano di lanciare esse stesse sul mercato questi vaccini, perché sanno che la loro responsabilità giuridica sarebbe più importante. Queste società ci chiedono delle clausole che non sono conformi alla legislazione polacca, e che fanno ricadere tutta la responsabilità sul governo del paese: gli effetti secondari e le indennità eventuali".1) Ha giustificato, così, il rifiuto della Polonia ad acquistare i vaccini. Che sia questo il motivo per cui non li troviamo nelle farmacie? Evitare responsabilità ... giuridiche?

Maurizio Pirrotti

1)http://tuttouno.blogspot.com/2009/11/la-polonia-rifiuta-i-vaccini-e-lucrania.html

9 novembre 1989


Il 9 novembre del 1989 crollò, in diretta televisiva, il "Muro" di Berlino. Ero incollato, anch'io, davanti alla televisione, con la trepidazione di chi e' consapevole di essere testimone di un evento epocale, di quelli che cambiano la storia. Ricordo folla festante, brindisi e file di piccole automobiline che attraversavano il confine cariche di persone, bagagli, speranze, sogni... Non so se ne siano mai state prodotte al mondo di piu' brutte ma, sara' perche' sapevo che erano realizzate con una plastica speciale rinforzata con lana o cotone o, forse,sarà stato per via della strana forma che mi ricordava la Prinz di quand'ero bambino, nel guardare in tv tutte quelle Trabant, in fila, provavo... tenerezza. Erano auto spinte da un motore a due tempi di 500 cc da 25 CV raffreddato ad aria, privo di valvole, albero a camme, cinghie dentate o catena di distribuzione e pompa dell’olio e dal tubo di scappamento usciva un "fumazzo" che,a dire il vero, di tenerezza ne faceva un pò meno. Per passare da zero a cento km/h ci mettevano una eternità ma poi,con calma e "sanguefreddo" potevano superare anche i 112 Km/h di velocità massima. Io, quell'anno, guidavo una Citroen 2 cv 4 spinta da un propulsore francese da 425 cc che, da zero a cento non arrivava manco se ti mettevi a pregare e, in discesa, col vento a favore, poteva anche arrivare a lambire gli 80 km/h ma... raramente ci riusciva. Vuoi vedere che sarà stato per solidarietà automobilistica che ho provato una istintiva simpatia per quei tedeschi...!

Maurizio Pirrotti

ps

A proposito di muri: ce ne e' uno di cui si parla raramente e non si trova in Germania...


Un altro "Muro" separa il Messico dagli Usa (quì),un altro "Muro"ancora, divide la citta di Bagdad e ce ne e' uno pure a Padova. Caspita, viviamo in un mondo pieno di m..uri!