domenica 15 febbraio 2009

L'orgoglio dell'appartenenza

Oliveri porto di Tindari.Quì si scontrarono le navi Cartaginesi nella storica battaglia dei "rostri" contro i Romani.Dei tonni pescati quì si parla gia' in epoca romana.Giulio Cesare col vino Mamertino,prodotto nella nostra zona,pare avesse un feeling particolare.E poi i Bizantini,gli Arabi ,i Normanni con le colture dei gelsi.La prima fabbrica di seta in Italia nasce proprio in Sicilia nel 1130.Qualcosa che rimanda al nome di "contrada Ceusi".Poi gli Svevi ...etc. non voglio dilungarmi ma affermare con forza che apparteniamo ad un territorio che ha una storia antica e gloriosa.Ogni volta che viene fuori qualcosa di tangibile che lo possa ricordare tutto viene immediatamente occultato e distrutto.Vedi la villa di epoca romana vandalizzata e poi sotterrata sotto metri cubi di cemento ed asfalto. Addirittura la storia recente ci viene negata e penso a quei personaggi, eroi,che hanno rischiato la vita o sono morti per il nostro paese, i cui nomi dovrebbero riempirci di orgoglio e il loro ricordo di onore.Cancellati dalla memoria.Pure i nomi delle strade hanno cambiato.Così il paese,come una nave senza ancora,alla deriva senza storia e senza memoria e' stato piu' facile da sottomettere e dominare.Se a suo tempo Il Castello vedeva i cittadini proni e genuflessi pronti per il baciamano e "assabenedica a vussia" oggi che si sappia: noi,ORGOGLIOSI DI APPARTENERE AD OLIVERI,ci genuflettiamo solo in chiesa,la mano la baciamo solo alle nostre donne e "assabenedica a vussia" non lo diremo MAI.

Esiste anche la buona televisione

Stasera, domenica 15 febbraio,ospite di Fazio c'era Erri De Luca.
Un emozione e un piacere imparare ascoltando.
Vi propongo una sua poesia...

Dibattito pubblico

Parlare di malattie e' deprimente figurarsi parlare di cancro! Pero' alcuni nostri amici di questo paese sono morti di cancro,altri amici ammalati in questo momento lottano tra chemio ed interventi chirurgici..Non sappiamo se in percentuale su 2000 abitanti tutto questo rientri nella normale casistica nazionale ne sappiamo dire se i paesi vicini si trovino in una situazione analoga o completamente diversa ma parlarne ci aiuta a comprendere la dimensione di un fenomeno che anche ad Oliveri coinvolge ormai tante,troppe famiglie.
Martedi' presso il salone parrocchiale,alle ore 21,00,si terrà un dibattito pubblico sull'incidenza delle malattie tumorali ad Oliveri.Partecipiamo numerosi!

Il Padre Nostro

E' in crisi il sistema finanziario mondiale.E' una crisi di solvibilita' nel senso che in giro per il mondo ci sono talmente tanti debiti che non basta l'intera ricchezza prodotta nel pianeta per ripagarli.
E' fin dai tempi antichi che le crisi finanziarie si ripetono ciclicamente,in media ogni cinquanta anni ed e' interessante conoscere quali soluzoni gli antichi utilizzavano per risolverle.
La Bibbia prescrive la cancellazione del debito ogni 50 anni. Una volta,durante i Giubilei, avveniva qualcosa oggi incredibile:la TOTALE cancellazione dei debiti! Essi venivano cancellati: "chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato".
Nella nostra preghiera piu' importante si recita:"Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori".
Ora,Il fatto che un concetto del genere si ritrovi nelle antiche preghiere sacre, mostra,al di la di ogni dubbio,come fosse risaputo,anche in passato,che a furia di fare debiti gli stati sovrani,le banche,i singoli cittadini prima o poi si ritrovano seriamente nei guai.

La discarica a cielo aperto

Circa due mesi e mezzo fa,nell'immediatezza dell'alluvione,tutti i detriti,fango e materiale da risulta sono stati accatastati sul lungomare davanti all'ex capannone del barcaiolo.Era una situazione di grande emergenza e una soluzione per quei detriti bisognava pur trovarla.
Adesso, terminata la fase di emergenza, la situazione da acuta sta diventando cronica:i detriti sono ancora la e qualche cittadino entusiasta della realizzazione di questa provvisoria discarica a cielo aperto,ne sta approfittando per depositare elettrodomestici sfasciati,vecchie brande,cucine arrugginite etc.etc.
Forse e' il caso di avvertire questi cittadini che esiste L'ATO,ricordargli che pagano l'ATO,rammentare loro che e' stato approntato un apposito servizio dall'ATO per il recupero degli elettrodomestici rotti e per i rifiuti ingombranti in generale.