sabato 18 dicembre 2010

Risposta alla lettera aperta di Antonio Amodeo


Caro Antonio,
Ho letto quanto da te scritto (qui) e ti ringrazio per la solidarietà manifestatami.
Chi vuole che in paese tutto rimanga così come è ha, da sempre, obbligato i cittadini (prima, durante e dopo ogni elezione amministrativa) a schierarsi pigliandosi le "sciarre" di un gruppo o dell'altro ed in questo contesto la libertà di opinione non è mai stata ammessa nè tollerata.
Ribellarsi a questa logica è cosa buona e giusta.
Ecco perchè, proponendo, ai lettori, una sorta di "carrellata" dei siti che, da poco piu' di un anno sono comparsi su Internet e che hanno come argomento Oliveri, scrivevo:"La "vivace" e "dinamica" attività, dei nostri concittadini, su Internet, testimonia la "voglia di esserci", la volontà di partecipare attivamente alla vita sociale e politica del paese, volontà che apprezzo e ritengo vada incoraggiata.
Dal confronto nascono le idee e chi si interessa della cosa pubblica, affronta temi di interesse collettivo, analizza i problemi che ci sono in paese e propone soluzioni, svolge un opera utile e davvero meritoria".
Lo scrivevo allora (leggi qui) e lo penso ancora adesso.
Certo, ad Oliveri i blog danno fastidio:informano criticamente, offrono intrpretazioni dei fatti da prospettive diverse dal pensiero unico dominante, stimolano dibattiti su temi ritenuti "intoccabili".... Il tuo blog, poi, oltre ad informare i cittadini svolge anche un'altra funzione importantissima, dà voce all'opposizione e al dissenso politico.
Chi dissente non deve essere necessariamente considerato un nemico da odiare ed abbattere: attraverso la critica e le proposte può aiutare tutti a fare di piu' e meglio!
Ecco perchè nonostante sia stato, piu' volte, io stesso bersaglio dei tuoi commentatori, ti ho esortato a continuare a scrivere le tue opinioni e invitato a non chiudere il blog: l'ho fatto nel nome di quella libertà di opinione e di quel pluralismo in cui credo e non soltanto a parole.
Certo, non ho mai condiviso l'ipocrisia di chi scrive sui blog"insulti e offese", travestite da "opinioni",NON assumendosene la responsabilità, con l'apposizione della propria firma.( leggi qui)
Fare illazioni, insinuare chissà quale illegalità, offendere come per esempio dare del "traffichino" ad un nostro concittadino, e' fin troppo facile protetti da un comodo anonimato!
Chi è in tal modo preso di mira, come si può difendere e contro chi si puo' rivalere?
Purtroppo molta gente che commenta sui blog ha un’idea molto vaga del confine che esiste fra il “diritto di opinione” e il reato di diffamazione.
A tal proposito, scrivi, giustamente, che: "per non assumere gravi responsabilità" sei costretto a selezionare i commenti e a pubblicare solo quelli da te ritenuti "costruttivi" o "innocui".
Fai bene a farlo e concordo a tal punto che su Oliveri Libera, non e' possibile nemmeno scriverli i commenti "anonimi". Per poter scrivere commenti occorre, prima, registrarsi.
In più, come previsto, dall'art. 57 c.p, dei commenti e' attivata la moderazione ed ogni "intervento", viene vagliato dall'autore del blog prima di essere pubblicato. (Rileggi qui)
La libertà comporta responsabilità ed esige regole!
Regole che vanno rispettate.
Noi lo sappiamo.
Occorre insistere e vedrai che con tempo e pazienza lo capiranno anche gli...altri.

Maurizio Pirrotti

Ps.
Colgo l'occasione per ricambiare ed augurare anche a te e a tutti i nostri pazienti lettori Buon Natale e un felicissimo Anno Nuovo.