sabato 6 novembre 2010

Oliveri Libera e la... par condicio (terza parte)


Non me ne vogliano gli affezionati lettori se, nel voler ottemperare all'impegno assunto (leggi qui) di dedicare "un altrettanto dettagliato intervento alla maggioranza che governa Oliveri" sono andato a scomodare addirittura la storia americana del 1800, citando il 7° Presidente degli Stati Uniti d'America.
Credo se ne possano trarre degli utili"insegnamenti".
Jackson fu eletto nonostante tutti gli insulti dei suoi avversari: insultando l'avversario non si vince!
Jackson, alla fine del suo mandato, fu rieletto.
Agli oppositori, non basta dire di essere migliori di chi governa: se si vuole che a vincere sia il Paese, migliori, bisogna dimostrare esserlo davvero!
Punto.
Per la cronaca: i due mandati presidenziali di Jackson furono pieni di luci ed ombre.
Il 7° Presidente degli Stati Uniti d'America fece delle cose buone ed altre decisamente pessime.
Tra le prime si può annoverare la sua fiera opposizione allo strapotere delle banche.
Tra le seconde, la legittimazione dell'esproprio delle terre e della deportazione degli indiani che fu uno dei peggiori crimini della storia degli Stati Uniti!
Comunque, il giudizio sull'operato di questo presidente "made in USA" ormai appartiene alla storia.
Torniamo, come promesso, ad Oliveri ed alla "maggioranza che lo governa".
Dalla data dell'insediamento, ad oggi, è trascorso poco più di un anno.
Come ho già avuto modo di scrivere, in questo lasso di tempo, tante "cose" sono state fatte: alcune buone, altre decisamente meno (leggi qui).
Sono stati commessi errori (leggi) e tanti problemi "storici", che il paese si trascina da decenni, sono rimasti, a tutt'oggi, irrisolti: dalle strade scassate, alle condizioni pietose di molti marciapiedi, etc.etc.e gli impegni assunti e le promesse fatte, durante la campagna elettorale, (leggi quì) sono ancora lì, in un file pdf, in attesa di realizzazione.
Fin qui i fatti e le legittime contestazioni.
Ritengo, senza pregiudizi, che da ora alla fine della legislatura, questa aministrazione abbia tutte le opportunità e le capacità per correggersi e fare meglio.
Non ci sto a identificare come "i cattivi"quelli che oggi amministrano e come "i buoni" chi si oppone.
Identificare come "i cattivi", quelli che amministrano il paese, rischia di alimentare illusioni pericolose, tipo: si può "salvare" il paese se qualcuno caccia i "cattivi" dal Palazzo.
Attenzione, non è così.
O meglio:è così che si è sempre ragionato ad Oliveri, negli anni, e cosa ci ha guadagnato il paese?
Giriamo intorno agli stessi problemi di sempre:il paese si dice a vocazione turistica ma, non si dota delle strutture ricettive necessarie.
Il paese vuole sviluppare un area industriale e artigianale ma, in otto anni si dimentica di presentare i progetti e chiederne i finanziamenti (leggi qui).
Insomma: il Comune di Oliveri nasce agli inizi del 1800 e ancora non ha deciso cosa vuol fare da grande, se diventare un paese turistico, un paese a vocazione industriale-artigianale, oppure,tutte e due!
Come se non bastasse, il paese ha bisogno di "fare cassa" ma, si dimentica,per anni, di esigere i legittimi crediti che vanta nei confronti dei cittadini, di esercizi commerciali, di aziende.
Non solo, il Comune potrebbe risparmiare sulle spese, a partire dalla bolletta elettrica, e liberare somme utili per gli investimenti: a dire il vero predispone tutto ma, poi, si dimentica di farlo (leggi qui).
Gli esempi potrebbero continuare e mentre gli altri paesi vanno avanti, Oliveri rimane inchiodata ai problemi di sempre.
Se non vogliamo trovarci,tra dieci anni, con gli stessi problemi irrisolti occorre cambiare mentalità "politica".
Ora.
E accettare l'idea che, per il bene del paese, maggioranza ed opposizione devono collaborare!


Maurizio Pirrotti

(continua)

Oliveri Libera e la... par condicio (seconda parte)


1) "Ok" e' una parola americana che nel suo significato originale vuol dire "all correct".
Questa parola (ok) è usata ovunque nel mondo.
In Italia,viene utilizzata, spesso, come abbreviazione di: "tutto a posto".
Leggenda vuole che, l'inventore della parola "ok", sia stato il presidente americano Andrew Jackson: si dice che siglasse proprio con "ok" i documenti che venivano sottoposti alla sua attenzione.
Va detto che non ci sono prove che siglasse davvero con "ok", (all korrect) i documenti, infatti questa è una leggenda.
Non è una leggenda, invece, il fatto che Jackson, durante la campagna elettorale, fosse accusato dai suoi avversari di essere un illetterato (ignorante).
Gli davano dell'ignorante un giorno si e l'altro pure.
Addirittura, durante la campagna elettorale, nel 1828, i suoi avversari arrivarono a produrre una sua finta e sgrammaticata lettera al fine di screditarlo di fronte agli elettori.
Purtroppo, per loro, l'espediente ottenne l'effetto opposto e Andrew Jackson prese una valanga di voti e divenne il 7° Presidente degli Stati Uniti d'America!
Questa è storia....americana.
Veniamo alla storia di Oliveri: ricordate, affezionati lettori, quel candidato Sindaco, una decina di anni fa, definito dai suoi avversari "illetterato" che oltre a stravincere le elezioni scrisse e pubblicò pure un libro, smentendo tutti?
Oppure, nelle elezioni successive, quell'altro candidato a Sindaco che i suoi avversari dicevano non sapesse fare nemmeno a "o" cu biccheri?"
Lo ricordiamo tutti,vero?
In qualche modo, a questo genere di affermazioni, siamo pure abituati: sostenere, in campagna elettorale, che il proprio avversario è un "ignorante" e' una storia che, ad Oliveri, si ripete spesso.
Ogni volta che accade, quell'avversario prende una valanga di voti.
Come Jackson nel 1828.
A dire il vero, Jackson, si era candidato già alle precedenti elezioni americane del 1824 ma, nonostante fosse strasicuro di vincere, quella volta aveva perso. 2)
Come abbiamo visto, ebbe maggiore fortuna la volta successiva.
Molto determinato, assolutamente deciso ad ottenere ciò che voleva, Jackson aveva un carattere irruente e spesso rissoso.
Durante il suo mandato, fu accusato di autoritarismo.
...
Forse e' il caso di fermarsi qua.
Già immagino i soliti coltissimi commentatori anonimi obiettare: "Chissenefraga della storia americana" oppure "Che ci azzecca Oliveri con Jackson ?".
Forse ci sono delle analogie o magari non "ci azzecca" nulla ma, una cosa la si può imparare da questa storia americana: insultando l'avversario non si vince.
Per la cronaca: Jackson alle successive elezioni del 1832 fu rieletto, ottendo un secondo mandato!

Maurizio Pirrotti

(continua)

1) fonte: La Repubblica
2)f onte:Wikipedia