Non me ne vogliano gli affezionati lettori se, nel voler ottemperare all'impegno assunto (leggi qui) di dedicare "un altrettanto dettagliato intervento alla maggioranza che governa Oliveri" sono andato a scomodare addirittura la storia americana del 1800, citando il 7° Presidente degli Stati Uniti d'America.
Credo se ne possano trarre degli utili"insegnamenti".
Jackson fu eletto nonostante tutti gli insulti dei suoi avversari: insultando l'avversario non si vince!
Jackson, alla fine del suo mandato, fu rieletto.
Agli oppositori, non basta dire di essere migliori di chi governa: se si vuole che a vincere sia il Paese, migliori, bisogna dimostrare esserlo davvero!
Punto.
Per la cronaca: i due mandati presidenziali di Jackson furono pieni di luci ed ombre.
Il 7° Presidente degli Stati Uniti d'America fece delle cose buone ed altre decisamente pessime.
Tra le prime si può annoverare la sua fiera opposizione allo strapotere delle banche.
Tra le seconde, la legittimazione dell'esproprio delle terre e della deportazione degli indiani che fu uno dei peggiori crimini della storia degli Stati Uniti!
Comunque, il giudizio sull'operato di questo presidente "made in USA" ormai appartiene alla storia.
Torniamo, come promesso, ad Oliveri ed alla "maggioranza che lo governa".
Dalla data dell'insediamento, ad oggi, è trascorso poco più di un anno.
Come ho già avuto modo di scrivere, in questo lasso di tempo, tante "cose" sono state fatte: alcune buone, altre decisamente meno (leggi qui).
Sono stati commessi errori (leggi) e tanti problemi "storici", che il paese si trascina da decenni, sono rimasti, a tutt'oggi, irrisolti: dalle strade scassate, alle condizioni pietose di molti marciapiedi, etc.etc.e gli impegni assunti e le promesse fatte, durante la campagna elettorale, (leggi quì) sono ancora lì, in un file pdf, in attesa di realizzazione.
Fin qui i fatti e le legittime contestazioni.
Ritengo, senza pregiudizi, che da ora alla fine della legislatura, questa aministrazione abbia tutte le opportunità e le capacità per correggersi e fare meglio.
Non ci sto a identificare come "i cattivi"quelli che oggi amministrano e come "i buoni" chi si oppone.
Identificare come "i cattivi", quelli che amministrano il paese, rischia di alimentare illusioni pericolose, tipo: si può "salvare" il paese se qualcuno caccia i "cattivi" dal Palazzo.
Attenzione, non è così.
O meglio:è così che si è sempre ragionato ad Oliveri, negli anni, e cosa ci ha guadagnato il paese?
Giriamo intorno agli stessi problemi di sempre:il paese si dice a vocazione turistica ma, non si dota delle strutture ricettive necessarie.
Il paese vuole sviluppare un area industriale e artigianale ma, in otto anni si dimentica di presentare i progetti e chiederne i finanziamenti (leggi qui).
Insomma: il Comune di Oliveri nasce agli inizi del 1800 e ancora non ha deciso cosa vuol fare da grande, se diventare un paese turistico, un paese a vocazione industriale-artigianale, oppure,tutte e due!
Come se non bastasse, il paese ha bisogno di "fare cassa" ma, si dimentica,per anni, di esigere i legittimi crediti che vanta nei confronti dei cittadini, di esercizi commerciali, di aziende.
Non solo, il Comune potrebbe risparmiare sulle spese, a partire dalla bolletta elettrica, e liberare somme utili per gli investimenti: a dire il vero predispone tutto ma, poi, si dimentica di farlo (leggi qui).
Gli esempi potrebbero continuare e mentre gli altri paesi vanno avanti, Oliveri rimane inchiodata ai problemi di sempre.
Se non vogliamo trovarci,tra dieci anni, con gli stessi problemi irrisolti occorre cambiare mentalità "politica".
Ora.
E accettare l'idea che, per il bene del paese, maggioranza ed opposizione devono collaborare!
Maurizio Pirrotti
(continua)
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