sabato 3 aprile 2010

Postaaaa


Da: Cristian Pirrotti 3 aprile 2010 alle ore 0.32
Oggetto: "Volevo rispondere sul Blog, al post dal titolo: " Diamo i numeri in democrazia" ma Blogger dice che sono troppi i caratteri e il max è 300...."

Fratello, il fenomeno certamente ci fa riflettere ma, i numeri del Pdl sono falsati dalla mancata attribuzione dei voti nel Lazio, dove la lista per motivi a noi noti non era ufficialmente presente.
Ma la cosa ancora più grave secondo me non è solo l'enorme numero degli astensionisti, ma la stampa, i media che hanno spento i riflettori su argomenti importantissimi come lo scandalo Bertolaso e/o le foto di Di Pietro,le intercettazione a Berlusconi il caso Rai/Minzolini....adesso si parla di programma di riforme....
Ma non era più corretto evidenziare ed approfondire questi argomenti in campagna elettorale e non a cose fatte....erano davvero così importanti tutte queste inchieste della magistratura? Se si, perchè non se ne parla più? Odio-rancore-toni accesi si sono spenti a poche ore dai risultati elettorali...allora ha vinto veramente il partito dell'amore.....

Cristian Pirrotti

venerdì 2 aprile 2010

1 Aprile


Ricevo questa email dal tono perentorio:
"Ragazzi questa sera alle ore 20,30 terremo una riunione "mangereccia".
Il menù della serata è il seguente:
1) Farfallette al salmone;
2) Insalata di fagioli borlotti con purea di tonno e aromi.
Qualcuno porti la macchina fotografica per immortalare le immagini più suggestive!!!
Chi non viene ( considerandolo un pesce d'aprile) verrà fucilato all'alba di domani!!!!"

Firmato
D.P. detto Denim:l'uomo che non deve chiedere MAI!"

So cosa state pensando:"Il mittente e' "molto religioso" e visto che siamo in prossimità della Pasqua, voleva organizzare, tra amici, un
... "ultima cena".
Comunque sia, io, dopo un invito tanto gentile e sopratutto allettato dal menù tipicamente pasquale (fagioli e tonno), alle 20,30 mi sono presentato, puntuale, alla riunione.
Come si evince dalla foto,
più che pesce di aprile, ... "panze" di Aprile. E i fagioli... non c'entrano.
Alla riunione "mangereccia" assente "giustificato" Juergen, che proprio in questi giorni si trova, sul di lui suolo patrio, a festeggiare il compleanno. A lui sono andati i nostri più affettuosi auguri in un sms che, spero, gli sia arrivato.
Dopo i convenevoli di rito, le farfallette al salmone e i fagioli e tonno, biscotti mazzarroti, cotti nel forno a legna, seguiti da dolcetti "santagatesi" alla crema, caffè e ammazzacaffè.
A tutt'ora non ho notizia degli altri commensali.

Maurizio Pirrotti

mercoledì 31 marzo 2010

Diamo i numeri in...democrazia


Nel post precedente, scrivevamo del più grande partito d'Italia: il "partito" dell'astensione. Oggi diamo un pò di numeri:1)"Alle elezioni politiche nazionali, del 2008, il Pdl aveva 13,6 milioni di voti. Ne ha presi, nella recente tornata elettorale, 8 milioni". Il calcolo e' semplice:1) "Ne ha persi cinque milioni!"
1)"Il PD, nelle politiche del 2008, aveva preso 12 milioni di voti. Ne ha presi, in questa tornata elettorale, 7,9". Anche quì il calcolo e' semplice: 1)"Ha perso più di quattro milioni di elettori".
Prima considerazione:
1) "In meno di due anni, maggioranza e la cosiddetta opposizione, hanno perso per strada quasi 10 milioni di elettori"!
Seconda considerazione:
1)"Tutti insieme, Berlusconi-Bossi-Bersani-Di Pietro, oggi rappresentano il 46,4% dei voti".
Terza considerazione:
1)"La maggioranza e la cosiddetta opposizione sono minoranza nel Paese".
1)Il vero partito di maggioranza è quello che non li ha votati!
Quindi?
Non lo so ma... non mi piace.
Intanto, mentre la maggioranza degli italiani, soprattutto i giovani, è “deluso e non ha nessuna fiducia nella politica, il pluribocciato a scuola, tale Renzo Bossi, figlio di Umberto Bossi,viene elevato agli altari della Regione Lombardia. (leggi quì)
Caligola volle nominare senatore il suo cavallo ma, si sa, lui era un despota!

Noi eleggiamo i somari.
Caspita, la nostra sì che e' una democrazia!


Maurizio Pirrotti

fonte:http://www.effedieffe.com/content/view/9901/169/

martedì 30 marzo 2010

Il più grande partito d'Italia


Sfiora il 37% il più grande partito d'Italia: il "partito" dell'astensione!

Ha vinto chi non vota

di Marco Cedolin

Non possono esistere dubbi sul fatto che il dato più emblematico uscito (o sarebbe meglio dire mai entrato) dalle urne di queste elezioni regionali di marzo 2010 sia costituito dai quasi 3 milioni e mezzo in più di cittadini che non si sono recati a votare, portando il “partito” dell’astensione a sfiorare il 37%, diventando di fatto il maggiore partito del Paese. Un incremento nell’ordine dell’8%, con punte fra il 14%, il 12% e il 10% in Puglia, Lazio e Toscana, che qualifica il partito del non voto come l’unico reale vincitore di questa tornata elettorale.
Una vittoria, quella del non voto, determinata da una campagna elettorale sincopata, nevrotica al limite del parossismo, giocata esclusivamente intorno allo screditamento dell’avversario, totalmente priva di qualsiasi abbozzo di programma credibile.
Una campagna elettorale nel corso della quale i problemi reali del paese, che si chiamano crisi occupazionale, disastro economico, crollo del potere di acquisto delle famiglie, inquinamento del territorio, sono stati lasciati a margine da parte delle due coalizioni impegnate a contendersi il governo delle regioni.
Una campagna elettorale imperniata sulla violenza verbale ...
... dispensata a piene mani, vissuta fra litigi ed animosità al limite dello scontro fisico, sempre incentrati su differenze artificiali e prive di fondamento, utilizzati per nascondere l’assoluta mancanza di differenze reali fra i due poli che si contendono il governo regionale.
Un italiano su tre ha dunque preferito non recarsi a votare nonostante (o forse anche a causa) la quantità industriale di materiale pubblicitario che ha riempito le buche delle lettere, l’ossessiva tempesta delle telefonate a domicilio, la massa dei manifesti ad abbruttire i muri delle città, la marea di “santini” con faccioni sorridenti e cravatte multicolori. Tutto materiale che a dispetto degli sforzi esperiti dagli esperti del marketing è apparso intriso di un vuoto cosmico, tanto era infarcito di slogan demagogici che sarebbero parsi artificiosi anche agli occhi di un bambino di 5 anni e miravano unicamente a fare leva sulla tanto stantia quanto ormai sempre più improponibile scelta di campo fra destra e sinistra.
Anche in Italia, come nella maggior parte dei paesi occidentali, la distanza fra i partiti politici ed i cittadini continua perciò a farsi sempre più siderale, dimostrando in maniera inequivocabile l’inadeguatezza di un sistema come quello della democrazia rappresentativa, soprattutto qualora gestito in termini di bipolarismo. Anche il clima da “guerra civile” creato nell’occasione e gli “epici” inviti a scelte di campo presentate come decisive, non sembrano avere sortito l’effetto voluto.
I cittadini stanno continuando ad allontanarsi ed i partiti politici parlano ogni giorno di più un linguaggio alieno a chi vive e soffre nel paese reale, un linguaggio autoreferenziale che ben presto rischierà di trasformarsi in una lingua morta.
Per quanto riguarda i risultati elettorali non sono mancate le sorprese e neppure gli elementi che meritano di diventare oggetto di riflessione.
Il centrosinistra, nonostante l’operato del governo Berlusconi non sia stato fin qui entusiasmante, ha nuovamente subito una sconfitta cocente. Se la perdita di regioni come la Calabria e la Campania e il Lazio può trovare la spiegazione all’interno degli scandali di varia natura che hanno caratterizzato le amministrazioni esistenti, ben più grave appare la debacle in Piemonte. Dove Mercedes Bresso si è vista costretta a cedere il passo a Cota, nonostante fosse riuscita ad incamerare nella propria coalizione tanto l’UDC di Casini quanto la Federazione della sinistra radicale. E’ indicativo il fatto che l’unica regione “a rischio” nella quale il centrosinistra ottiene un risultato positivo sia proprio quella Puglia dove Nichi Vendola ha difeso con i denti la propria candidatura, imponendo una lista più “di sinistra” rispetto al listone in alleanza con l’UDC che era stato imposto da D’Alema.
Le liste 5 stelle di Beppe Grillo hanno ottenuto nel complesso risultati di tutto rilievo, fra i quali spiccano Giovanni Favia in Emilia Romagna che ha sfiorato il 7% e Davide Bono in Piemonte vicino al 4%, a dimostrazione del fatto che esiste senza dubbio ampio spazio di manovra per chi intenda costruire delle alternative ai partiti politici tradizionali.
L’inesorabile continua discesa del centrosinistra, laddove questo non riesce a proporsi come concreto elemento di alternativa, ma semplicemente come una fotocopia sbiadita di Berlusconi, unitamente al buon risultato delle liste che fanno riferimento a Beppe Grillo e al grande incremento dell’astensione, stanno a dimostrare in maniera inequivocabile tanto il “bisogno” di alternative concrete da parte dell’elettorato, quanto la palese incapacità di esprimere le stesse espresse dal sistema dei partiti. Proprio questo bisogno di alternative concrete, pensiamo possa considerarsi la vera novità di questa tornata elettorale. Una novità destinata naturalmente ad essere sottaciuta, tanto dal sistema dei partiti ormai incancrenito nella spartizione del potere, quanto dai media mainstream che di quel potere rappresentano uno degli elementi cardine.

Marco Cedolin


http://ilcorrosivo.blogspot.com/
http://marcocedolin.blogspot.com/

lunedì 29 marzo 2010

Oggigiorno


Dai tg:" Sfidavano la sorte i 13 ragazzini che sono stati fermati, ieri, dalla polizia stradale sulla A7 Genova-Bolzanetto.
Attraversavano l’autostrada di corsa, avanti e indietro, mentre gli altri incitavano e gridavano. La gente terrorrizzata urlava dai balconi delle case dirimpetto all’autostrada e più di un automobilista ha rischiato l'incidente...mortale".
«Era solo un gioco» si sono difesi i ragazzi.
«Era solo un gioco» hanno detto i genitori, quasi giustificando i propri figli.
Già... Oggigiorno certa gente non nasce deficiente, lo diventa
«solo per... gioco».
Insieme ai propri genitori.

Maurizio Pirrotti

domenica 28 marzo 2010

Si consenta


Sul sito del Comune di Oliveri (quìnon c'è ancora la tanto contestata delibera del Consiglio Comunale, del 19 febbraio, con relativo allegato, in merito all'assegnazione in concessione dell'area artigianale, ad una ditta che vuole fare, ad Oliveri, un impianto di compostaggio.
Non c'è ancora, sul sito del Comune, l'importante avviso che riguarda i cittadini di Oliveri, possessori di terreni comunali.
Chi deve informare, i cittadini di Oliveri, sulle attività dell'Amministrazione Comunale: Oliveri Libera?(leggi quì) ... Il blog di Antonio Amodeo?(leggi quì)
Cribbio!


Maurizio Pirrotti

Il dito e la...luna


Solito caffè al tavolo del solito bar.
Alle mie spalle, la piazza e persone che discutono, altre che passeggiano.
Una di queste:"Come fa a piacerti Santoro?" Fermandosi giusto il tempo di ribadire il concetto, scuotere la testa e andare via.Come sanno gli affezionati lettori del blog,
Oliveri Libera e ha dedicato tanto spazio a "Raiperunanotte", la trasmissione «clandestina» di Michele Santoro.E' stato un "evento": la prima trasmissione multi-piattaforma nella storia della Tv italiana che ha visto coinvolte web, piazze, radio, satellite, TV locali, blog, in un'unica piattaforma informativa, in diretta ed in contemporanea. Non dimenticando i social network Facebook e Twitter, dove migliaia di persone si sono scambiate commenti, in diretta, su quanto stava accadendo al Paladozza di Bologna. Una trasmissione "rivoluzionaria" contro i bavagli e la censura, in difesa della libertà di informazione e per la libertà di poter esprimere le proprie opinioni. I bavagli e le censure li abbiamo subiti ed accettati nel ventennio e sappiamo tutti come e' andata a finire.
"Come fa a piacerti Santoro" ? E' proprio vero, se ìndichi la luna c'è sempre qualcuno che guarda la punta del dito!

Maurizio Pirrotti

Gli italiani sono fatti così

venerdì 26 marzo 2010

Raiperunanotte

Per chi non avesse potuto seguire,ieri sera, la diretta streaming,dal Pala Dozza di Bologna, della trasmissione di Michele Santoro con Travaglio, Iacona, Floris, il Trio Medusa, Vauro, Gabanelli, Luttazzi, Lerner, Elio, Benigni,
quì la trasmissione integrale http://tv.repubblica.it/copertina/raiperunanotte/44564?video

Lettera a Napolitano



Le leggi ad personam:la morte del diritto



"Ora e sempre fuori dal vaso"

giovedì 25 marzo 2010

Bavagli e censure:«Rai per una notte»



da:Byoblu.Com
"Dopo il bavaglio sui talk show politici proprio quando c'è più bisogno di informazione, ovvero in vista delle elezioni, portato dal governo e dal CdA RAI ..."
:-DAnche Oliveri Libera contribuisce, questa sera, a diffondere la puntata di Annozero dal Paladozza di Bologna. Potete seguire la trasmissione censurata, in diretta streaming, cliccando QUI

mercoledì 24 marzo 2010

Ieri sera, quattro amici al...bar



Si discuteva del presente, del passato e del possibile futuro di Oliveri, ieri sera, seduti al tavolo di un bar del paese. Tra noi, c'era chi parlava di tutela del territorio, chi di istituire un “contratto di paesaggio” prendendo spunto da un modello già utilizzato con successo in altri paesi europei. C'era chi immaginava, in un futuro non molto lontano, nei progetti locali, la partecipazione diretta della popolazione accanto ad aziende ed istituzioni.
C'era chi immaginava Oliveri, nel futuro, come luogo ricco di "strutture"
turistico-alberghiere, chi lo immaginava "famoso" in tutto il mondo non solo per il suo meraviglioso paesaggio ma anche per le produzioni enogastronomiche di eccellenza, chi "ricco" per la qualità dell’ambiente e così via sognando.
Ad un certo punto Bruno ha esclamato:" Un assessore al futuro, ecco cosa ci vorrebbe"!


Maurizio Pirrotti


“Un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista guarda alla prossima generazione.”

Alcide de Gasperi

Aboliscono i Carabinieri ?

L’eurocrazia si prende l’Arma.
Per operazioni speciali
Solange Manfredi
«Aboliscono i Carabinieri», sussurra un maresciallo preoccupato. Per un inspiegato decreto eurocratico, non devono più esistere Polizie militari nei Paesi europei. Entro il 2011, se abbiamo capito qualcosa dell’ambiguo e silenzioso progetto, il nostro maresciallo preoccupato non sarà più «maresciallo» ma ispettore; l’appuntato diverrà «assistente», un brigadiere capo sarà sovrintendente, insomma saranno trasformati in agenti di polizia civili, senza stellette. Dipendenti degli Interni e non della Difesa. I Paesi che non aboliranno la loro Polizia militare andranno incontro a gravi sanzioni europee.

E tutto ciò, avviene nel più completo silenzio e senza la minima protesta. I Carabinieri sono, fra le istituzioni, quella che gode della maggiore e più costante fiducia dell’opinione pubblica; costantemente, i sondaggi mostrano che gli italiani lo sentono il corpo più sicuro, colonna storica della nazione: possibile che nessun politico o giornale sollevi la questione? Che tutti in silenzio accettino la cancellazione di un ente di così precisa identità, con due secoli di storia e tradizione militare? L’Arma ha da poco conquistato lo status di quarta forza armata (alla pari con l’Esercito, l’Aviazione , la Marina), ossia un’autonomia che gli alti ufficiali hanno fortemente voluto (e brigato, con la loro potenza ragguardevole presso la politica); è possibile che i generali adesso cedano quella autonomia ed autogoverno senza fiatare? Per quanto «usi a obbedir tacendo», la cosa appare strana.

La risposta si trova forse nel fatto che non tutti i carabinieri passeranno alla Polizia di Stato. Una parte del personale - soprattutto gli ufficiali - rimarrà nell’Arma, e manterrà le sole funzioni di polizia militare: non più però come corpo al servizio dell’Italia, ma come corpo sovrannazionale.

Confluendo in un nuovo leviatano eurocratico, denominato «Eurogendfor», orwelliana sigla per Forza di Gendarmeria europea. (http://www.eurogendfor.eu/)

Eurogendfor è nata in Olanda il 18 ottobre 2007 col «trattato di Velsen» (uno dei tanti trattati di cui i cittadini non sanno nulla), firmato dai Paesi che sono dotati di Polizie militari: Francia (Gendarmerie), Spagna (Guardia Civil), Portogallo (Guardia nacional) e Olanda (Marechaussée) e ovviamente, per l’Italia, i Carabinieri.

Eurogendfor è una super-polizia sovrannazionale. Cioè (articolo 5) «a disposizione della UE, dell’OSCE, della NATO o di altre organizzazioni internazionali o coalizioni specifiche». Una forza «pre-organizzata e dispiegabile in tempi rapidi» e capace «di eseguire tutti i compiti di polizia previsti nell’ambito delle operazioni di gestione delle crisi».

Quali crisi? Si allude cripticamente a quelle definite «nel quadro della dichiarazione di Petersberg». Così, ecco un altro trattato ignorato dai cittadini. Poche righe ufficiali avvertono che «Il Consiglio ministeriale della UEO, riunito a Petersberg, presso Bonn, approvò, il 19 giugno 1992, una Dichiarazione che individuava una serie di compiti, precedentemente attribuiti alla stessa UEO, da assegnare all’Unione Europea; le cosiddette ‘missioni di Petersberg’ sono le seguenti: missioni umanitarie o di evacuazione, missioni intese al mantenimento della pace, nonché le missioni costituite da forze di combattimento per la gestione di crisi, ivi comprese operazioni di ripristino della pace». (http://europa.eu/scadplus/glossary/petersberg_tasks_it.htm)

Ea UEO è un vecchio arnese dell’atlantismo bellico, sopravvissuto alla guerra fredda. Adesso scopriamo che parte dei suoi compiti sono stati assunti dalla UE. E che i Carabinieri fanno parte di una forza armata permanente per «interventi umanitari», «guerra al terrorismo» ed altre guerre senza fine e non dichiarate,come sono diventate d’attualità dopo la scomparsa del Nemico sovietico. Evidentemente, questi conflitti devono essere resi permanenti. I nuovi carabinieri de-nazionalizzati interverranno in tutto il mondo. Non è chiaro se interverranno anche per sedare «crisi» sociali in Europa, contro i loro stessi cittadini. Apparentemente sì: Eurogendfor potrà svolgere sul suolo italiano tutte le attività sopra descritte. Si aspettano chiarimenti.

La formazione del corpo militare eurocratico è già avanzata. A Gennaio, Maroni ha inviato (alla chetichella) osservatori in Francia per studiare le soluzini adottate da Sarkozy per la denazionalizzazione della Gendarmerie e la riduzione dei suoi membri di basso livello a poliziotti.

Uno degli aspetti inquietanti è la sede scelta per Eurogendfor: la caserma dei carabinieri «Generale Chinotto», che si trova a Vicenza. La stessa città dove è situata la più grande base militare statunitense in Italia, base che non è a disposizione della NATO ma soltanto del Pentagono, che vi mantiene un buon numero di testate nucleari.

Gli americani avranno voce in capitolo nell’ordinare le «missioni» per Eurogendfor? Viste le comprovate politiche subalterne dell’eurocrazia, il sospetto è lecito. Potrebbe chiarirlo la lettura accurata del trattato di Velsen: un trattato che non è dato leggere da nessuna parte. Non è stato allegato nemmeno alla proposta di legge della costituzione di Eurogendform per la parte italiana, presentata il 28 dicembre 2009. Vi è solo un riassunto del trattato, ad istruzione dei parlamentari che devono ratificarlo. E’ allegata anche la «dichiarazione d’intenti» firmata nel 2004, ma il trattato di Velsen (che consta di 47 articoli) no. Curioso.

E chi comanda su Eurogendfor? Un comitato interministeriale (orwellianamente CIMIN) con sede pure a Vicenza, composto dai rappresentanti ministeriali dei Paesi aderenti (per l’Italia, Difesa ed Esteri). Questo CIMIN esercita in esclusiva il «controllo politico» sulla nuova Polizia militare e decide di volta in volta le condizioni di ingaggio di Eurogendfor; e al Cimin solo Eurogendfor risponde. In altre parole, Eurogendfor non risponde ad alcun Parlamento, nè nazionale nè europeo.

E se già così la cosa appare di una gravità assoluta, (una forza di Polizia militare sovranazionale che non risponde delle proprie azioni ad alcun parlamento, ma solo ad un comitato interno) è leggendo il disegno di legge numero 3083 - A, passato al Senato (anche in questo caso nel più assordante silenzio) il 4 marzo 2010, che si coglie la assoluta pericolosità di tale struttura.

Infatti leggendo gli atti si scopre che la Eurogendfor (già assolutamente attiva e funzionante benché l’Italia ancora non abbia ratificato), SOSTITUENDO e/o rinforzando le forze di polizia aventi status civile, può compiere un ampio spettro di attività:

- garantire la pubblica sicurezza e l’ordine pubblico;

- eseguire compiti di polizia giudiziaria;

- monitorare la polizia locale nell’adempimento dei propri servizi

- compiere investigazioni criminali

- dirigere la pubblica sorveglianza

- regolamentare il traffico

- operare come Polizia di frontiera

- acquisire informazioni e svolgere operazioni di intelligence

- proteggere la popolazione e la proprietà,

- ecc..

Ma ancora non basta, perché questa super Polizia sovranazionale gode anche di una sorta di totale immunità a livello internazionale. Infatti, leggendo il trattato si apprende che:

Articolo 21) i locali, edifici, archivi (anche informatici ed anche se non ivi presenti) appartenenti ad Eurogendfor sono inviolabili;

Articolo 22) le proprietà ed i capitali di Eurogendfor sono immuni da provvedimenti esecutivi dell'autorità giudiziaria;

Articolo 23) tutte le comunicazioni degli ufficiali di Eurogendfor non possono essere intercettate;

Articolo 28) i Paesi firmatari rinunciano a chiedere un indennizzo per danni procurati alle proprietà nel corso della preparazione o esecuzione delle operazioni. L’indennizzo non verrà richiesto neanche in caso di ferimento o decesso del personale di Eurogendfor;

Articolo 29) gli appartenenti ad Eurogendfor non potranno subire procedimenti a loro carico a seguito di una sentenza emanata contro di loro, sia nello Stato ospitante che nel ricevente, in uno specifico caso collegato all’adempimento del loro servizio.

E’ stata, in altri termini, creata una sorta di struttura militare sovranazionale che potrà operare in qualsiasi parte del mondo, sostituirsi alle forze di Polizia locali, agire nella più totale libertà (leggi immunità) e che, al termine dell’ingaggio, dovrà rispondere delle sue azioni al solo comitato interno.

Ora diventa forse più chiaro perché nessun vertice dell’Arma dei Carabinieri ha mosso alcuna obiezione alla legge di riforma che la vuole sotto le dirette dipendenze del ministero dell’Interno.

A finire sotto quel ministero saranno solo i sottufficiali e la truppa. Per gli ufficiali, l’Arma aumenta il suo potere: dovrà rispondere solo al CIMIN (ovvero a ufficiali e rappresentanti del ministero Esteri e Difesa); manterrà i suoi poteri in Italia e anzi nel mondo, e facendo parte dell’Eurogendfor, godendo di privilegi e immunità che prima non avevano, fino ad una totale immunità e insindacabilità. Lo status di cui già godono anche più inquietanti «istituzioni» europee, da Eurojust (procuratori d’accusa) e Europol, anch’essi insindacabili e persino sonosciuti ai cittadini europei - ammesso che siamo ancora cittadini.

Solange Manfredi

martedì 23 marzo 2010

Non ci ho capito un ...pip


Il Piano Insediamenti Produttivi , ricordiamo,prevede fin dal 2002, ad Oliveri, la realizzazione di una "grande opera" dal costo stimato di più di 10 milioni di euro che si sviluppa su una superficie complessiva di 49.500 mq. con costruzioni ed installazioni quali magazzini, depositi, autorimesse, capannoni e laboratori artigiani. L'area, strategica per lo sviluppo economico del paese, è suddivisa in 17 lotti di 1.800 mq. ciascuno e comprende una ulteriore area di 4.500 mq. da destinarsi ad attrezzature collettive.
1) Dal 2002 nessuna Amministrazione Comunale si e' adoperata per cercare di ottenere i finanziamenti necessari per realizzare questa importantissima opera: Perchè?
2)Due anni fa,nella stessa area, dove fin dal 2002 e' previsto debba sorgere questa grande opera, si e' deliberato di realizzare un altra cosa: INSEDIAMENTI DI TIPO TURISTICO -RICETTIVO - SPORTIVO (leggi quì)....

3) Oggi, circa un terzo di quest'area, la si vuol dare in concessione a dei privati per farci un impianto di compostaggio.
Boh, mi sa che quì non sono il solo a non averci capito un ...P.I.P!

Maurizio Pirrotti


"To Be Continued"

La ...strada


Il 19 marzo, Oliveri Libera ha proposto un breve riassunto della vivenda P.I.P & compostaggio che tanto interesse e altrettante polemiche ha suscitato in paese. (leggi quì) La sintesi di quel riassunto è:
1)Bene ha fatto l'attuale Amministrazione Comunale a riesumare il vecchio progetto del P
iano Insediamenti Produttivi di Oliveri che giaceva sepolto tra le polveri del dimenticatoio fin dal lontano 2002. Ha fatto bene perchè, la realizzazione di questo piano, e' di importanza strategica per lo sviluppo economico di Oliveri. (leggi quì)
2) Male ha fatto, l'attuale Amministrazione Comunale, prima di valutare le richieste di concessione presentate da ditte o cittadini
, a non predisporre, preventivamente, il regolamento di gestione del P.I.P. che serve a stabilire le modalità di concessione delle aree.
Nel riassunto proposto, giorno 19 marzo, davamo nota delle motivazioni che hanno indotto la nostra Amministrazione Comunale ad agire nel modo tanto contestato:
1) Il Comune non ha i milioni di euro necessari per realizzare l'opera ( l'area artigianale-industriale prevista dal P.I.P.)
2)Una ditta si e' offerta di realizzare, a proprie spese, gli oneri di urbanizzazione dell'area (luce, acqua,fognatura etc etc.)
, in cambio della concessione di 7 lotti, sui 17 previsti dal Piano. (leggi quì).Nei lotti richiesti, la ditta intende realizzare un impianto di compostaggio.
3) La ditta ,ottenuta la concessione, si e' impegnata ad assumerere 8 persone.

Della questione e' stato investito il Consiglio Comunale che ha valutato positivamente la richiesta della ditta
(leggi quì). Adesso siamo tutti in stand- bay , in attesa che vengano stabilite ( dal Comune) le prescrizioni e le regole a cui dovrà attenersi, la ditta, nella realizzazione del progetto esecutivo. Aspettiamo, inoltre, che vengano stabilite le norme che disciplineranno la convenzione tra la ditta ed il Comune di Oliveri.Fin quì, il riassunto di quanto accaduto. Permettetemi alcune considerazioni:
1) Nessun comune d'Italia ha nulla per fare alcunchè: nessun Comune e' cioè così ricco da avere, di suo, i "soldi" necessari per realizzare le opere grandi e piccole utili al proprio territorio.
2) Ogni Comune deve adoperarsi per ottenere i finanziamenti per i propri progetti e lo puo' fare:
a) Attivandosi per ottenere finanziamenti regionali,nazionali o comunitari
b) Indebitandosi con la Cassa Depositi e Prestiti
c) Avviando partnership con privati ( che investono capitali)
dalla cui relazione di collaborazione, il Comune ed i suoi cittadini ne traggano un qualche vantaggio.
L'Amministrazione Comunale ha scelto quest'ultima "strada": la più "facile". Non era l'unica possibile e non e' detto fosse la migliore.


Maurizio Pirrotti

"To Be Continued"

domenica 21 marzo 2010

Cchiù pilu pi tutti


Tra gli impegni del governo per i prossimi tre anni di legislatura, Berlusconi ha elencato ieri: "Più sicurezza, meno tasse e meno burocrazia, una sanità più efficiente, più verde e più infrastrutture". Slogan più o meno uguali a quelli di 16 anni fà quando ... e' "sceso in politica". A dire il vero,all'epoca, prometteva pure un milione di posti di lavoro ma, lasciamo perdere. Ieri, tra le promesse elettorali, ne ha confezionato una (leggi quì) che mi ha fatto incazzare:" L'esecutivo lavorerà per "vincere il cancro, un male che riguarda quasi 2 milioni dei nostri concittadini". Caspita, dopo quasi vent'anni che e' al potere ora se ne accorge che in Italia si ammalano, di cancro, milioni di persone ogni anno?
Davvero basta una promessa elettorale per riuscirci?
Che voleva dire? Se mi votate io vi dono la cura?

Capisco il cinismo e la mancanza di sensibilità di un "politico" che cerca di ottenere i voti ma, c'è un limite a tutto: sul dolore e la immensa sofferenza dei malati di cancro e dei loro familiari non si specula! Non in una nazione civile.


Maurizio Pirrotti

Qualcuno dà i ...numeri

Mentre si discute della manifestazione di piazza San Giovanni, altre due, imponenti e molto ben riuscite manifestazioni, hanno attraversato Roma e Milano nella stessa giornata del 20 marzo, rispettivamente per dire no alla privatizzazione dell'acqua e per commemorare le vittime delle mafie. (leggi quì) Di queste manifestazioni, i media, si sono occupati poco...quasi per niente.
Ampio risalto hanno dato, invece, alla manifestazione in cui era presente il nostro Presidente del Consiglio. A proposito di quet'ultima... Dicono che c'era un milione di persone in piazza S.Giovanni. Invece....

Da www.byoblu.com


Questa è piazza San Giovanni alle 17.40 durante il discorso di Silvio Berlusconi


La parte sinistra della piazza (guardando il palco) è quella che vedete. La parte destra, quella più vicina al sagrato e al seminario, era stata chiusa e transennata, quindi non c’era nessuno.
Più che un popolo delle libertà, pare un modesto villaggio. Anzi... "il sabato del villaggio".
Tanto per chiarirsi le idee, qua sotto potete vedere la stessa foto, scattata dallo stessa mano e dalla stessa posizione. La data non era la stessa: si riferisce al primo maggio 2009. In ogni caso, serve a dare un'idea di cosa significhi davvero riempire piazza San Giovanni.



Fonte:http://www.byoblu.com/post/2010/03/20/Qualunque-cosa-vi-dicano-stasera.aspx#continue
Fonte:http://pino-cabras.blogspot.com/2010/03/il-flop-di-silvio-e-litalia-alternativa.html

venerdì 19 marzo 2010

P.i.p. e ancora P.i.p.


Come promesso (leggi quì) ritorniamo sull'argomento P.I.P. con un breve riassunto: ad Oliveri e' stato predisposto, fin dal 2002, un Piano Insediamenti Produttivi che prevede uno sviluppo su una superficie complessiva di 49.500 mq. con costruzioni ed installazioni quali magazzini, depositi, autorimesse, capannoni e laboratori artigiani. L'area è suddivisa in 17 lotti di 1.800 mq. e si prevede una ulteriore area di 4.500 mq. da destinarsi ad attrezzature collettive. Scrivevo (leggi quì) che, per l'importanza che quest'opera potrebbe avere per lo sviluppo economico del paese, si tratta di una "Grande Opera", dal costo stimato di più di 10 milioni di euro, che sta a Oliveri come il Ponte sullo stretto di Messina sta all'Italia. Ora, il Comune non ha i soldi per realizzarla e l'Opera giace tra le polveri del dimenticatoio fino al 19 febbraio 2010.( leggi quì) Il Sindaco, poco prima di questa data, riceve due richieste di assegnazione in concessione dell'Area Artigianale di cui una, proveniente da una ditta che vuole realizzare, ad Oliveri, un impianto di compostaggio da rifiuti solidi urbani. Questa ditta si offre di realizzare, a sue spese, le opere di urbanizzazione dell'area (luce, acqua,fognatura etc etc.). Ritenendo che nella proposta della ditta ci sia, per il comune di Oliveri, l'opportunità di rispamiare soldi (poichè, ripeto, l'urbanizzazione dell'area la ditta la farebbe a proprie spese) e ritenendo altresì questa una occasione da non perdere,lo stesso sottopone la richiesta all'esame del Consiglio Comunale .Il Consiglio Comunale, in data 19 febbraio, e' stato quindi chiamato a valutare l'istanza di assegnazione in concessione dell'area artigianale, dare suggerimenti, fornire le regole a cui la ditta richiedente doveva e deve attenersi nella fase di realizzazione del progetto esecutivo dell'opera.Il Consiglio e' stato chiamato, anche, a dire la sua sulla predisposizione della relativa convenzione da stipulare tra la ditta ed il Comune. In realtà il Consiglio Comunale, in quella data, si e' limitato a valutare positivamente la richiesta della ditta che era: avere, dal Comune di Oliveri, in concessione, per 25 anni, 7 lotti, pari a circa un terzo dell'area artigianale, per fare, ad Oliveri, un impianto di compostaggio da rifiuti solidi urbani. Punto.
Ci siamo chiesti:Ma, non era e non e' doveroso stabilire le regole, prima di dire di si?
Chi stabilirà le prescrizioni e le regole a cui dovrà attenersi, la ditta, nella realizzazione del progetto esecutivo?
Chi deciderà le norme che disciplineranno la convenzione tra la ditta ed il Comune di Oliveri?
Ma poi, nonostante i cattivi esempi che provengono dall'alto, le regole mica si possiono fare "ad personam" e neanche "ad dittam".
Scrivevo: (leggi quì) "Il Consiglio Comunale DEVE prima adottare il Regolamento di Gestione del PIP che stabilisce le modalità di concessione delle aree. Regole certe e valide per tutti. Solo dopo puo' valutare le istanze proposte da ditte o cittadini".
Non siete d'accordo?

Maurizio Pirrotti

"To Be Continued"

giovedì 18 marzo 2010

Post vietato ai...minori

Esiste un liquore, dal nome "teutonico", per me impronunciabile, a base di alcool e frutta, famoso in Bassa Sassonia per essere utilizzato, come bevanda ... corroborante. Ne esiste, anche, una versione Oliverese, a base di cacao. Il concittadino che l'ha inventata le ha dato un nome italiano che non dico ma, potrebbe essere tradotto in francese "agresser caleçon"oppure in tedesco "ausrauben schlüpfer". Vi avverto che non conosco nè il francese nè il tedesco e la traduzione potrebbe non essere esatta.
Per ovvie ragioni di privacy non farò il nome e nemmeno il cognome del provetto "inventore" che ha modificato la ricetta originaria, sostituendo la frutta con il cioccolato e attribuendole un nome così pittoresco:vi dico solo che, costui, non e' bavarese.


Maurizio Pirrotti

Donare il .... sangue

DOMENICA 21 MARZO
OLIVERI
RACCOLTA SANGUE
PRESSO "CENTRO RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE
P.ZZA L. PIRANDELLO
La raccolta sarà curata dai medici del Centro Trasfusionale di Patti
Per donare il Sangue bisogna essere digiuni:sono ammessi acqua thè e caffè.

Nino Micari

Parco Olivara: reportage

Foto di Bruno Pancaldo