sabato 22 maggio 2010

I Gattopardi, gli sciacalli e le ...pecore


In questi ultimi 20 anni, ad Oliveri,si sono avvicendate tante amministrazioni comunali. Ognuna ha avuto qualcosa da rimpoverare alla precedente e promesso di cambiare tutto. Ma a distanza di 20 anni nulla è cambiato e siamo ancora quì a chiederci:Oliveri cosa farà da grande!
Come è possibile?
Tomasi di Lampedusa scriveva: "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!" Ma, chi ha voluto e vuole che ad Oliveri
:"Tutto rimanga così come è"?
Antonio Amodeo, nel suo blog, ieri ( leggi quì) ha chiamato in causa "... Gli autentici disinteressati difensori dei malcapitati Cittadini di Oliveri. Cittadini che sono sempre stati "STRAFOTTUTI" - delicatamente e col sorriso sulle labbra - da codesti eroici salvatori della Patria. ESSI, infatti, SI SONO GODUTA LA FESTA COMODAMENTE AFFACCIATI ALLA "FINESTRA". SPETTEGOLANDO E CALUNNIANDO CHI LAVORA ONESTAMENTE,SUDANDO. MENTRE ESSI, LITIGANDO DI GIORNO ED ALLEANDOSI DI NOTTE, INTRECCIANO SEGRETAMENTE I LORO AFFARI..."

A questi "affaristi", novelli gattopardi "e col sorriso sulle labbra" che tanto "bene" hanno fatto e fanno ad Oliveri, dedico, già che ho citato Tomasi di Lampedusa,un' altra frase del suo celebre romanzo:« ... e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra.» Già...che continuino pure a crederlo ma, è un sale "avvelenatore" di cui faremmo volentieri a meno.
Che si sappia!

Maurizio Pirrotti


Fonte: Il Gattopardo:Il nome del romanzo ha l'origine nello stemma di famiglia dei Tomasi[1] ed è così commentato nel romanzo stesso: «Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra.»

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