sabato 19 dicembre 2009
L'importanza della politica
Durante lo svolgimento della riunione, di mercoledi sera, ad Oliveri, sulla questione ferroviaria, sono stato investito dallo ... sfogo verbale di un concittadino ed amico che, manifestando tutta la sua amarezza e sfiducia poichè, nonostante fossimo venuti a conoscenza "ben un mese prima" che "volevano toglierci i treni" e nonostante la nostra mobilitazione (Comune, Consiglio Provinciale, lettera al Prefetto, incontro con il Presidente della Regione etc,etc) non eravamo riusciti a scongiurare l'evento. Durante la riunione tutti parlavano ed anche lui ha voluto dire la sua:"Mi sento preso in giro! Fate schifo tutti, anche tu!" mi ha urlato, incontenibile...
Ora, per quanto riguarda la "questione ferroviaria", noi abbiamo fatto di tutto e se siete a conoscenza dei risultati della riunione di Gliaca, sapete anche che stiamo continuando a darci da fare, mica ci siamo arresi! Lui, e' un amico, comprendo il suo sfogo e lo considero uno sprone a fare sempre di più e meglio. Racconto questo episodio perchè credo sia indicativo di uno stato d'animo generale: la crisi economica sta mettendo innumerevoli famiglie, letteralmente in ginocchio ed i tagli indiscriminati a pensioni, scuola, sanità, servizi sociali e, adesso, anche ai trasporti, esasperano gli animi .... la gente non ne può più!
O la politica, nazionale e regionale, riscopre la sua ragion d'essere nel rispondere ai bisogni reali dei cittadini o, prima o poi, ci ritroveremo le barricate nelle strade!
Maurizio Pirrotti
Ps
Qualità della vita
Un' indagine del sole 24 ore, basata su vari parametri quali: tenore di vita, affari e lavoro, ordine pubblico, servizi e ambiente, popolazione e tempo libero, tra le 107 province monitorate in Italia, vede Messina al 93/o posto. L'anno scorso era 82/a.
Tra quelli che stanno male,in Italia,noi siamo tra quelli che stanno peggio!
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Ho ricevuto questa email:
RispondiElimina"Caro Maurizio,
due sono i motivi di questo messaggio:
Primo per esprimerti i miei auguri di buon Natale e buon anno venturo.
Secondo per ribadirti che mi è molto gradito frequentare il tuo Blog
e leggere i tuoi post molto equilibrati e ricchi di contenuti, dove
gli argomenti che tratti ed il modo di trattarli dimostrano una vasta cultura
ed una ricca esperienza in vari campi.
Mi ha fatto un effetto piacevole vedere "Il Quarto Stato" in testa al
tuo ultimo
articolo perchè ho avuto la sensazione che tutta la forza espressiva
dei personaggi si trasferisca dalla scena del quadro alle parole del
tuo ultimo
capoverso.
La mia convinzione (forse sbagliata) è che quello che tu temi ossia le
barricate
nelle strade, non ci saranno, non perchè non ci siano i motivi ma
perchè oggi in
Italia il "Quarto Stato" non c'è più.
Il mio timore però è che le barricate ci saranno quando gli stessi
politici lo vorranno:
una parte, l'altra o tutti insieme.
Ed allora non sarà il quarto stato contro il primo stato, il secondo o
il terzo;
sarà il quarto stato, rappresentato da poveracci che credono di essere
di destra, contro
il quarto stato dei poveracci che credono di essere di sinistra.
I fratelli contro i fratelli, i padri contro i figli che possono
essere assoldati
in qualsiasi momento, come è sempre avvenuto ed avviene.
Il guaio è che questo i politici lo sanno: che Dio non voglia che lo decidano!
Purtroppo, di ciò che Giuseppe Pellizza ha voluto rappresentare con
tanta passione e
coraggio, oggi, in Italia, è rimasto solo il quadro e la ricca risorsa
economica che per
Volpedo rappresenta".
Ciao e buone Feste
Pippo