
Ps.
Vi ricordate il mezzo della provincia che stazionava in piazza per il rilevamento della qualità dell'aria? U carruzzuni u chiamavanu...!
Quando si solleva il problema dell'elevata incidenza delle patologie tumorali nelle nostre zone, tra i cittadini, c'e' chi si incazza pure...... Suicidi e minchioni...!
Mentre i mezzi d'informazione continuano a citare il dibbattito proposto dal nostro circolo nel mese di febbraio,vedi settimanale centonove di questa settimana.Notiamo con rammarico che molti si arrabbiano pure,come se la salute pubblica sia un optional ,quello che più dispiace e che persone che hanno visto soffrire e spesso pure perire,amici e parenti ,vittime di mali che potrebbero essere riconducibili all'inquinamento del nostro territorio.
RispondiEliminaDa: Riccardo Fabbrini
RispondiEliminaData: 02/08/2009 18.03.16
A: oliverilibera@email.it
Oggetto: Se puoi,inseriscilo sul blog:
Ciao, ti mando questo articolo, io prevedevo, che in questa cacchio di sicilia, con questi cacchio di politici, finiva così, quello che più mi fa incazzare (oltre i referendum non rieseguiti, quindi il voto dei cittadini, che se raggiunge il quorum può essere disatteso, ma questo riguarda tutta italia) nel piazzare una o più centrali in sicilia e che noi già nell'attuale situazione siamo esportatori di energia e i trasferimenti di energia creano delle perdite, quindi la centrale che genererebbe un gigawatt in sicilia arriverebbe in quota minore a milano o dovunque deve arrivare, ma tutto ciò è giustificato dal fatto che così un potenziale rischio viene confinato nel "cassonetto d'italia" (tanto anche se i figli ti nascono con 1 gamba e tre braccia al momento del voto basta sganciare € 100).
CENTRALE NUCLEARE - LA SICILIA UN HUB ENERGETICO AL SERVIZIO DEL … NORD
Mentre in Sicilia nessuno governa e ci s’accapiglia per creare maggioranze anomale e improbabili “partiti del sud”, il governo Berlusconi vuole piazzare nell’Isola una centrale nucleare, forse, dalle parti di Palma Montechiaro, in provincia di Agrigento.
* testo ampliato pubblicato, con altro titolo, in “La Repubblica” del 17 luglio 2009.