Il 1° Dicembre del 2009 e' entrato ufficialmente in vigore il famigerato Trattato di Lisbona. Tra i comuni cittadini, sono in molti a non sapere cosa sia questo trattato e credo che non lo sappiano nemmeno la gran parte dei parlamentari italiani che l'ha approvato all'unanimità. Oliveri Libera ha dedicato numerosi post all'argomento e ve ne segnalo, tra i tanti, uno che ritengo tra i piu' interessanti (quì).
Tra le altre cose, il Trattato prevedeva la carica di presidente permanente dell'Europa.
E'stato nominato, a tale incarico, il premier belga Herman Van Rompuy .
Ma "sto" presidente " permanente" dell'Europa, chi lo ha eletto?
"Presidente, ma lei chi cavolo è? Chi la conosce? Chi l'ha votato?"
Lo ha chiesto,Nigel Farage, deputato europeo inglese. Ecco, a voi, un video che nessuna rete nazionale, italiana, mandera' mai in onda:
Vi ripropongo un post di mercoledì 21 ottobre 2009 dal titolo:
E vissero tutti felici e contenti!
Non se ne parla in televisione ma quello che sta avvenendo in Europa e' un vero e proprio colpo di stato e coinvolge tutte le Nazioni europee, anche l'Italia! Quando ne ho scritto(quì) la notizia e' sembrata scivolare via fra lo scetticismo e l'indifferenza dei lettori. Si lo so, scrivo e parlo spesso di cose di cui molti preferiscono non sapere:lo sfacelo dell'economia che ha cambiato il mondo, l'11settembre e i suoi lati oscuri, le guerre in corso cui partecipiamo e che ipocritamente chiamiamo missioni di pace, big pharma e il business dei vaccini che ammalano, scie chimiche, incidenza delle patologie tumorali nelle nostre zone... e gli esempi potrebbero continuare. Un mio amico sostiene che descrivo sempre scenari apocalittici e che la gente e' gia' oppressa di suo dalla fatica del vivere quotidiano e non ha voglia di sentir parlare di queste cose... In un post di qualche tempo fa (quì) ho affrontato l'argomento: si reagisce con scetticismo o con indifferenza o si arriva a negare addirittura l'evidenza (come nel caso delle scie chimiche che ciascuno di noi può vedere nei cieli)per paura ma sopratutto per un senso di disperata impotenza.Il sapere ci costringerebbe ad aprire gli occhi su una realta' che non ci piace e ci costringerebbe a dire: "E ora che so, cosa posso fare?"Lo scoramento ed il senso di impotenza e' tale che si preferisce non sapere. Il non sapere ci fa soffrire meno. Meglio rintanarci nelle protettive e rassicuranti braccia di una realtà virtuale dove domina la finction inventata da televisioni e giornali, dove i cambiamenti climatici e le carastrofi conseguenti sono colpa del riscaldamento globale, dove le banche sono costruite intorno a te, big pharma si prende cura della tua salute, la crisi economica e' finita ed i politici si occupano di risolvere i tuoi problemi. E vissero tutti felici e contenti!
Già, e mentre noi siamo coccolati dalla rassicurante e "soporifera" realtà virtuale, a poco a poco, senza che ce ne accorgiamo, perdiamo diritti, servizi, democrazia e in ultima analisi...libertà. Sssst, però, diciamolo sottovoce, sennò rischiamo di ... svegliarci!
Maurizio Pirrotti
Maurizio Pirrotti
Per approfondire:
Paolo Barnard - 1)Trattato di LisbonaPaolo Barnard - 2)Trattato di Lisbona
Paolo Barnard - 3)Trattato di Lisbona
Paolo Barnard - 4)Trattato di Lisbona
Paolo Barnard - 5)Trattato di Lisbona
ps.
Per chi volesse sapere come tutto ebbe inizio(quì un "illuminante" articolo di Paolo Barnard)
Nessun commento:
Posta un commento