Il nono cerchio

Nel post di venerdì 21 agosto 2009 intitolato: "Il film, la religione, la fede" si affermava in maniera chiara e inequivocabile che:"Senza il collante della religione, la società si disgrega!". Si adombrava, sempre nello stesso post, inoltre, la possibilità che proprio questa disgregazione fosse il il segreto obiettivo di qualcuno...
Fateci caso, noi non crediamo più a niente, sputano sul nostro passato antico e recente e li lasciamo fare.Del risorgimento e di quella dolorosa Unità, conseguita sul nostro sangue, non ce ne frega più nulla; della seconda guerra mondiale e di tutto ciò che ne e' conseguito, fino ad oggi, men che meno. Non abbiamo più ideali nè politici nè religiosi e contestiamo ogni autorità legittima ... Abbiamo perso di vista il perche', il motivo, il senso del nostro essere "società" italiana e di conseguenza, il piacere e l'orgoglio di appartenervi. Schiacciati come siamo dalle angustie del vivere quotidiano, non ci importa niente di niente e nulla di nulla.Mentre accade tutto questo, la democrazia ... scompare. I nostri rappresentanti in parlamento non li votiamo più. Sono nominati da altri. Enti sovranazionali, non votati da nessuno, comandano sui nostri governi e decidono per noi e per le nostre vite:Wto, Fmi, La Banca Centrale Europea-Organizzazione Mondiale della Sanità ... La televisione ed i giornali ci impongono di pensare che questo e' giusto e che tutto vada bene e i nostri cervelli sono come le rane messe in pentola a fuoco lento, non si accorgono che li stanno cuocendo. Noi abbiamo la necessità ed il dovere di fidarci delle nostre autorità.
Nel nono cerchio, il cerchio infimo dell’inferno, Dante Alighieri mette i traditori dei parenti, della patria, degli amici...Caino, Giuda, Bruto... i «traditori contro chi si fida»!

Maurizio Pirrotti