Tempeste di neve in Brasile nelle zone di Rio Grande do Sul e Santa Catarina.
(leggi quì) In Argentina, neve nelle province del Nord, solitamente con clima sub-tropicale.Le temperature in Patagonia,in questo periodo solitamente tra zero e 7 gradi, sono arrivate a meno 10 gradi Celsius con numeri ancora più bassi nelle regioni nevose. In Patagonia e lungo le Ande, la neve ha raggiunto oltre un metro di profondità, isolando interi villaggi e causando distruzione di colture e bestiame. .
Meno 7 gradi in Uruguay. ( leggi quì)
In Bolivia,ad est del paese, in zone tropicali, la temperatura e' scesa a meno 6 gradi causando la morìa di milioni di pesci nei fiumi là dove normalmente la temperatura e' di 20 gradi Celsius.
In Sud Africa,lo abbiamo visto ai mondiali:faceva e fa ancora adesso un freddo insolito con temperature, la notte, sotto zero!
Addirittura,in Sud Africa sono morti di freddo centinaia di...pinguini! ( leggi quì)
Che sta succedendo?
Maurizio Pirrotti
Di seguito:
Altroché surriscaldamento, in realtà si tratta di raffreddamento della Terra!
Ancora una volta i media fanno di tutto per poter portare acqua al mulino del riscaldamento globale. Pur sapendo che i cambiamenti climatici non si misurano su singoli episodi, la stampa e la TV continuano a insistere su notizie che vengono allacciate immediatamente a questa situazione. Sulle motivazioni non voglio tornare, avendone già discusso e parlato a lungo. Tuttavia, ciò che risulta evidente è che la nostra Terra ha perso completamente uno dei suoi emisferi, quello meridionale! Sarà solo per un caso o perché esso sta vivendo uno dei suoi inverni più rigidi? Forse fenomeni troppo “freddi” non fanno gioco ai sostenitori indefessi del riscaldamento globale ed è meglio nascondere le notizie che provengono da sud. Questo tipo di comportamento, già da solo, fa già pensare che qualcosa non quadri del tutto. Se si è veramente convinti delle prove che si sbandierano a destra e a sinistra, non si dovrebbe aver paura di citare anche episodi che sembrano andare controcorrente. In qualche modo continuo a sentire puzza di bruciato…
E a proposito di bruciato, ecco insistere continuamente sulle foreste russe che bruciano e collegarle al riscaldamento globale. Oppure sullo scioglimento dell’artico (a questo punto non dovrebbe più avere ghiaccio…), su enormi iceberg che si staccano (ma è sempre successo…), sul livello marino che sale (esistono ancora le città costiere?). Tutto, però, succede solo al nord, dove abbiamo l’estate. E a sud? Tutto normale e senza problemi? Sembrerebbe proprio di sì. Ed invece no, assolutamente no e per saperne qualcosa bisogna andare a spulciare la stampa locale. Eccovi allora alcune informazioni con le relative fonti. A buon intenditor poche parole…
- 17 giugno 2010: 500 pinguini africani muoiono per il freddo a causa dell’ondata glaciale che ha toccato la Provincia del Capo orientale in Sud Africa;
- 19 luglio 2010: il freddo glaciale distrugge in Sud Africa parecchie centinaia di Sistemi Solari Termici;
- 5 agosto 2010: neve sul Brasile e temperature sotto zero nel River Plate. Moria di pesci tropicali;
- 6 agosto 2010: il Sud America è colpito da un’ondata fredda eccezionale. Nella Bolivia dell’est si è scesi fino a -6°C. Milioni di pesci abituati a nuotare a circa 20°C muoiono congelati. Analoga fine per rettili, uccelli, tartarughe. Come conseguenza le acque sono diventate imbevibili e il governo ha chiuso la pesca per l’intero anno. Le morti di persone e animali in Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile del Sud aumentano. Un metro di neve copre la Patagonia e lungo le Ande si sono interrotte le comunicazioni. Moltissime culture cilene di agrumi e avocado sono state distrutte, riducendo l’esportazione del 40%;
- 9 agosto 2010: gli australiani hanno vissuto la mattinata più fredda degli ultimi 30 anni. Sidney si è svegliata sotto una coltre di gelo.
Nel frattempo la copertura ghiacciata dell’Oceano Antartico è arrivata ad un valore che è 1,3 milioni di chilometri quadrati sopra la media dell’intervallo 1979-2008 e continua a crescere. Questa situazione controbilancia abbondantemente la perdita di ghiaccio dell’emisfero nord e stabilisce in 20 milioni di chilometri quadrati la copertura glaciale totale sul pianeta.
Insomma, non solo i media cercano di nascondere il dissenso che esiste tra i vari scienziati sul riscaldamento globale, ma addirittura cancellano la metà del mondo sotto l’equatore. Complimenti!
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