mercoledì 19 maggio 2010

Il riso e la nebbia

Un giovanotto raccontava di uno dei peggiori traumi subiti durante la sua infanzia. Protagonista il papà, di cui non faccio il nome e nemmeno il cognome, dico solo che è un ottimo cuoco e valente pasticcere. Il novello Vissani,un giorno, per "tenere buono" il vivacissimo pargoletto, non ancora in età scolare ma, già di "buona forchetta", promise di cucinare una vera e propria specialità: il riso ripieno! Promessa, ovviamente,mai mantenuta.
Più tardi, già grandicello di età e di intelletto, enorme fu la delusione, del giovane, nello scoprire di essere stato preso in giro. Dal papà.
La storia, mi ricorda qualcosa di analogo successo a mia moglie. Quando era piccola. Il riso non c'entra. Abitava in un paesino dove,d'inverno, spesso c'era la nebbia. Il papà, quando, dopo aver fatto i compiti, lei chiedeva di uscire, rispondeva :"Eh, c'è la nebbia! La nebbia si taglia con un coltello...adatto. Noi,purtroppo, non ce lo abbiamo, perciò: non puoi andare da nessuna parte!" La credulona, educata ed ubbidiente, si ritirava in buon ordine. Non so a che età abbia scoperto di essere stata presa in giro ma, oggi, quando ci pensa, lei si inc....si arrabbia ancòra.
Morale per tutti i papà che stanno leggendo:
mai mentire ai bambini, loro non dimenticano nulla! Manco da grandi. E poi lo "rinfacciano".

Maurizio Pirrotti

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