domenica 11 ottobre 2009

Messina e l'intera Sicilia in serie B

Chi segue il blog sa che ho polemicamente scritto, in un post precedente, dell'assenza del Capo dello Stato, ai funerali di Messina, giudicandola inopportuna e qualcuno, tra i lettori, ha trovato, il paragone che ho fatto, con un nostro Presidente della Repubblica, del passato, Sandro Pertini, offensivo e sconveniente: me ne scuso ma, non cambio idea: il presidente Napolitano e' presidente degli italiani tutti, anche dei Siciliani! Vero e' che la Sicilia è una regione autonoma ed ha il più completo autogoverno, forse in misura superiore ad ogni altra regione italiana ma, facciamo ancora parte della Nazione Italia e mai come in questo momento, si avverte la necessità ed il bisogno di "sentire" vicine le istituzioni, quella solidarietà e affetto dei gesti e delle parole che infondono coraggio nella tragedia e ci fanno "sentire" orgogliosi, come cittadini, di appartenere alla Nazione. Pertini e' stato un grande presidente e quelle parole e quei gesti sapeva trovarli.
A proposito di identità e di nazione,oggi pomeriggio, il giornalista Sposini, intervenendo nel programma televisivo di Giletti,in onda su un canale Rai, ha definito quella di Messina una tragedia di serie B. Nessun tg nazionale ha avviato una sottoscrizione per l'emergenza, ci sono stati ritardi e polemiche nel proclamare il lutto nazionale ed e' venuta a mancare la solidarietà dei media pronta e generosa in altre occasioni di calamità verificatesi altrove. Come mai? Interprete di un sentimento diffuso, specialmente da Roma in su, in trasmissione, si giustificava, questa mancanza di sensibilità:se non ci e' stata la solidarietà del nord e' colpa nostra(dei Siciliani),ce lo siamo meritati!
Perchè? La tesi sostenuta, in trasmissione era: tragedia annunciata e verificatasi per colpa dei politici siciliani, delle amministrazioni comunali che nel tempo hanno governato Messina, dei tecnici che hanno avallato progetti in zone ad alto rischio idrogeologico, degli eventuali abusivisti e di chi a contribuito a sanare edifici ed opere pubbliche in tali zone. Poco si e' parlato, a dire il vero, dei responsabili della protezione civile che hanno permesso di continuare a vivere in tali aree, da essi stessi, in passato, definite ad alto rischio, o dei fondi europei stanziati per la difesa dei suoli e dirottati altrove, ma, l'idea che, se non ci e' stata la solidarietà del nord e' colpa nostra e che ce lo siamo pure meritati, mi ha fatto sobbalzare. Il regime idrico, i corsi d’acqua, il controllo dell’abusivismo edilizio, sono problemi locali, di cui, è vero, si deve occupare il governo locale. Costruzioni abusive, case sui letti dei torrenti, permessi di costruzione sulle spiagge e sotto le colline...c'e' in corso una indagine della magistratura che accerterà le colpe, se ve ne sono, e farà piena luce su responsabilità individuali. Come siciliani, quali sono le nostre colpe collettive? In un forum leggevo che:" L'unica cosa che ( i politici locali) sanno fare sono le sagre,le feste di quartiere ed i raduni folcroristici, il resto è zero. Zero la messa in sicurezza dei torrenti, zero l'immondizia, zero le infrastrutture, zero l'ordine pubblico, zero la viabilita', zero i zervizi e concludo con zero tutto..." E questa l'accusa che ci viene mossa? Essere governati da incompetenti e quindi, siccome li abbiamo eletti noi, meritiamo la sventura ed essere abbandonati a noi stessi? In un altro forum ci si riferiva alla politica siciliana usando termini quali disonestà, incompetenza, collusioni con la criminalità e concludendo con la considerazione che l'"autonomia" non la meritiamo, che non siamo capaci ed in ultima analisi che non siamo all’altezza di auto-governarci. Viene, insomma, per l'ennesima volta, riproposta l'antica versione del siciliano brutto, sporco, cattivo e mafioso, riveduta e corretta con l'aggiunta della parola "abusivo". In un tragico e doloroso momento in cui ancora piangiamo morti e dispersi, cornuti & mazziati.

Maurizio Pirrotti


P.s

Sullo stesso argomento, pubblichiamo, di seguito, la lettera aperta del consigliere C. R. Cerreti



PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA




LETTERA APERTA

AL DOTT. MAURIZIO COSTANZO

Illustrissimo dott. Maurizio Costanzo,

io sottoscritto Consigliere Provinciale Roberto Cerreti, nella qualità di cittadino messinese, mi trovo costretto a scriverle, cosciente della sua onesta intellettuale, per denunziare una campagna di sciacallaggio mediatico che si sta attuando nei confronti della città di Messina e della sua popolazione.La nostra amata Città, con grande dignità, sta in questi giorni piangendo le vittime della sciagura climatica abbattutasi giorno 1 ottobre nella frazione di Giampilieri nel comune di Messina e nel comune di Scaletta, senza ricevere da parte della stampa nazionale, ne più in generale dai media italiani l'opportuna solidarietà, già espressa in casi analoghi in altre realtà nazionali, che in questi casi ci si sarebbe aspettati. É inammissibile che al cospetto di oltre 30 morti e decine di dispersi causati da una bomba di acqua e fango, tra i quali diversi bimbi e giovani, l'unico elemento di attrazione mediatica per “i signori delle grandi reti italiane”, sia “l'abusivismo edilizio” e lo squallido spettacolo di un “processo sommario, generico e demagogico” nei confronti di una popolazione, già abbondantemente martoriata dall'identificazione della nostra terra nei diffusi luoghi comuni, che vedono la Sicilia come culla e genitrice di mafia e mafiosi! Pertanto dott. Costanzo, riconoscendole alti valori morali e dedizione estrema all'ideale di una informazione precisa e corretta, La prego a nome dei tanti cittadini messinesi offesi da questa anomala e distorta campagna diffamatoria, ha donare una serata del Maurizio Costanzo Show alle popolazioni colpite dall'alluvione nel messinese, dove, in controtendenza col resto delle trasmissioni nazionali, si ponga l'attenzione sui tanti eroi di questa tragedia, dai cittadini che hanno perso la vita per aiutare gli altri, come Simone Neri morto a 29 anni dopo aver salvato 8 persone, ai grandi sforzi dell'esercito della solidarietà, con in testa i nostri “angeli rossi”, i vigili del fuoco, che tutt'ora continuano a scavare nel fango sperando di trovare i corpi dei nostri fratelli messinesi. Dott. Costanzo non Le sfuggirà quanto di cattivo gusto è sembrato il balletto di taluni politici nazionali e conduttori televisivi, che mascherandosi dietro l'alibi dell'abusivismo edilizio (in realtà solo otto casi inerenti manufatti non di strategica importanza, al cospetto di costruzioni realizzate in vero più di cento anni fa), hanno attuato un comportamento omissivo nei confronti di quel tanto atteso fenomeno di solidarietà e vicinanza, facendo tra l'altro, passare il messaggio che “l'abusiva Messina non va aiutata”!Da qui i comportamenti più assurdi ed ingiustificabili, con una televisione nazionale che non ha ritenuto di pubblicizzare ne il conto corrente ne tanto meno il servizio SMS in favore delle popolazioni alluvionate nel messinese, ed un mondo del calcio, che tanto deve al tifo siciliano, che decide di non dedicare neanche il dovuto minuto di silenzio per le vittime.Inevitabile dott. Costanzo a questo punto e per quanto sopra, che la maggior parte dei messinesi si senta in questa vicenda un cittadino di serie B, sperando che questo tipo di reazione, non si trasformi in sfiducia e disaffezione nei confronti del costituzionale principio di unità ed uguaglianza tra gli italiani, portando noi Messinesi a non considerarci più fratelli d'Italia.Sicuro che Lei saprà rendere giustizia ad un popolo ed ad una tragedia che merità più rispetto e meno strumentalizzazioni, Le porgo a nome dei cittadini onesti di Messina i miei più cordiali saluti,

Consigliere provinciale

Roberto Cerreti
Messina lì, 11/10/2009

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