mercoledì 19 agosto 2009

L'assassino di ... manichini

L'altra mattina, Sandro, grande collaboratore del nostro blog, nel percorrere il ponte che sovrasta il torrente, in direzione Falcone, si è visto arrivare addosso una vecchia Opel che imboccava la curva in direzione Oliveri, a tutta velocità. Con nervi saldi e riflessi pronti, manco fosse Schumacher, e' riuscito ad evitare l'urto frontale ma .... gli specchietti no: "I retrovisori laterali, di entrambe le macchine, si urtavano fragorosamente come lance di antichi cavalieri medioevali. Fermatosi, ripresosi dalla botta e pure dallo spavento, constatava che, tutto sommato, lo specchietto lato guida della propria automobile, godeva ottima salute. Sollevato per lo scampato pericolo, imprecando come un fabbroferraio affetto da ragadi in quel posto e pure da altre patologie affini, stava per ripartire quando, notava, sull'asfalto, una... mano compresa di avambraccio e relativo braccio ma priva del corpo cui solitamente e' attaccata. Preso dallo sconcerto, terrorizzato all'idea di avere tranciato, nell'urto, il sinistro braccio del conducente dell'auto pirata, stava per avere un infarto quando, alle sue spalle,a piedi e urlante come un ossesso, vedeva sopraggiungere il guidatore dell'Opel, nonchè titolare del braccio: u manichinu mi sfasciasti, assassino!!! Era il proprietario di un negozio di abbigliamento. L'incolpevole manichino, viaggiava seduto dietro, scomodo,costretto com'era a tenere un braccio fuori dal finestrino, poichè non c'entrava tutto nell'angusto abitacolo.

Errata corrige:
Sandro ci tiene a fare sapere che: l'auto pirata era una C1 e che i fatti narrati risalgono a un pò di tempo fa.

1 commento:

  1. Intanto era una C1, e poi è successo diverso tempo fà

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