venerdì 6 marzo 2009

Il mistero del tesoro nascosto

Tra il patrimonio immobiliare del comune di Oliveri 1) si annovera,anche,una vecchia costruzione,un capannone,che si trova nelle vicinanze del forno industriale.A suo tempo era stato dato in locazione ad un cittadino che all'interno vi aveva realizzato una falegnameria.Oggi quell'attività ,forse,non c'e' più e quel cittadino ne e' tuttora il locatario.Paga il canone di affitto?Viola in qualche modo i termini del contratto stipulato col Comune?
Mi chiedo questo poichè le amministrazioni comunali,che si sono succedute negli ultimi dieci anni,hanno fatto di tutto per rientrare in possesso di quel capannone e molti cittadini ,negli anni,ne hanno fatto richiesta per poterci realizzare,all'interno,le più diverse attività.
Tanti vogliono quel capannone e fanno di tutto per averlo.
Trattandosi di un bene di proprietà comunale,2) come cittadini abbiamo diritto di sapere se il locatario e':
A) moroso?In questo caso lo si faccia pagare e se non paga,lo si sfratti.
B)Ha violato i termini del contratto?Si agisca chiedendone la rescissione.
Nel caso fosse in regola,invece,tutto questo attivismo intorno a quel capannone diventerebbe misterioso:
all'interno,non ci sarà mica sotterrato un tesoro?

1) 2) Vedi precisazione contenuta nei commenti

2 commenti:

  1. Innanzitutto va chiarito che il capannone in questione non è di proprietà comunale, ma appartiene al demanio regionale. Il Comune ne è solo un custode. Si tratta inoltre di una struttura che sorge su un’area rientrante nella fascia di rispetto cimiteriale e non può più essere adibita ad un uso diverso da quello attuale. E questo vale per qualunque cittadino ne faccia richiesta, amministratori comunali compresi.

    Ciò premesso:

    1) esiste da oltre trent’anni un regolare contratto di locazione di durata novennale con tacito rinnovo, per il quale il locatario paga, ed ha sempre pagato, un canone annuo. Diversamente da ciò che accade invece per numerosi altri terreni che il Comune ha in custodia

    2) il suddetto contratto è pienamente valido, dato che non ne sono mai stati violati i termini: oltre al regolare pagamento del canone, la destinazione d’uso del capannone non è mai stata variata. Era, ed è, una falegnameria

    Risulta quindi quanto meno singolare e sospetto l’accanimento con il quale ogni Amministrazione Comunale succedutasi nel tempo ha cercato di estromettere il legittimo locatario dell'immobile, pur esistendo un formale contratto di locazione ed un canone d'affitto regolarmente corrisposto.

    Una precedente Amministrazione ha persino intentato causa al locatario, basandosi su una presunta violazione dei termini contrattuali, violazione giudicata poi inesistente dall'autorità giudiziaria. Causa chiusa. Ovviamente con ingenti spese legali andate a gravare sulle tasche dei cittadini. Così come gravano sulle tasche dei cittadini lo spreco di tempo e di energie profuse dall’attuale Amministrazione pro tempore nell’insistere oggi su una questione ormai chiarita e risolta.

    Quali sono quindi i reali interessi dei nostri amministratori? Nel dubbio, corro ad acquistare un rilevatore di metalli ed un pala…

    PS: informo chiunque voglia accertarsi dei fatti che la normativa vigente prevede un’importante strumento: la Legge 241/90 - trasparenza amministrativa e accesso agli atti. Mediante la compilazione dell’apposito modulo di accesso ai documenti, reperibile in Municipio presso l’ufficio preposto, ogni cittadino potrà verificare l’elenco delle situazioni creditorie e debitorie del Comune. L’accesso ai documenti è un diritto, e non un favore personale concesso al cittadino.

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