I laghetti di Marinello, mutano continuamente forma e dimensione ed ogni anno sono sempre... "diversi" grazie alla quantità di sedimenti che entrano ed escono dal sistema sotto l'azione del moto ondoso. Con la loro "rara" e "mutevole" bellezza contribuiscono a rendre "unico" il nostro territorio. A seguito delle forti mareggiate, delle scorse settimane, si erano sparse voci incontrollate che ne avevano fatto temere, addittura, la scomparsa (quì il resoconto). A seguito di queste voci, si era creato allarme,paura e sconcerto. (quì) Si temeva che, la paventata scomparsa dei laghetti, avesse messo a rischio la sicurezza del paese di Oliveri ....(quì ) A seguito di questo allarme, il "tavolo tecnico" a salvaguardia dei Laghetti di Marinello, istituito a Patti, nei giorni scorsi, ha concluso, i lavori, tranquillizzando tutti: "non c’è alcun pericolo " e l'allarme e' rientrato!
Oggi, torniamo a "parlare" dei laghetti soffermandoci su un aspetto "inquietante" : come fa notare il geologo Salvatore Barresi, "dalla fine degli anni 80' ad oggi, vi è stata e continua ad esserci una incessante erosione marina che inghiotte mediamente ogni anno una porzione del sistema lacustre per una superficie pari a quella di un campo da calcio!" Il geologo continua: " ... Fino alla fine degli anni 80’,le tipiche trasformazioni dei laghetti, avvenivano in una condizione di equilibrio sedimentario (non vi era perdita di superficie emersa), negli ultimi venti anni si è innescato (per molteplici cause, quali imbrigliamento dei torrenti, prelievo indiscriminato di inerti dagli alvei, pennelli, barriere frangiflutti ecc.) un disequilibrio sedimentario che è chiaramente ed inequivocabilmente evidenziato dalla perdita costante di superficie emersa.Il confronto dei documenti cartografici relativi al sistema lagunare e di cui si allega copia, mostra un perdita media di superficie di circa 10.000 mq /anno che ha portato nel corso degli ultimi venti anni ad una riduzione di superficie superiore a 200.000 mq. Se questo trend erosionale continuerà con la stessa intensità negli anni a venire, non mi pare possa essere considerata una eresia ipotizzare una scomparsa del sistema nell’arco di mezzo secolo.....!!!! 2)
Il tema sollevato dal geologo Salvatore Barresi , a proposito dei laghetti di Marinello, impone una riflessione sulla politica di "generale"devastazione ambientale messa in atto nel nostro territorio, negli ultimi quarant'anni e sulla pessima gestione dell’intera costa settentrionale siciliana. Cementificazione selvaggia, sfruttamento intensivo delle coste,
massicci prelievi dai fiumi di sabbia e ghiaia, utilizzate nell’edilizia, cementificazione degli alvei e degli argini dei torrenti.... Una politica dissennata che ha creato danni, ovunque.....
Maurizio Pirrotti
1)"circa venti anni fa, per proteggere il centro abitato di Mongiove dalle mareggiate, che avevano eroso quasi tutta la spiaggia, furono collocate lungo la costa una serie di scogliere artificiali, con blocchi in cemento armato. Apparentemente, i risultati furono positivi. La spiaggia si allargò nuovamente e le case furono messe al sicuro. Ma non si era fatto altro che spostare l’erosione verso est. A risentirne fu la spiaggia di Valle e, successivamente, quella di Marinello. I blocchi di Mongiove, infatti, posti tra il Timeto e Marinello, intercettano gran parte della sabbia proveniente dal fiume, impedendole di arrivare fino alla laguna".
1)
1) fonte: http://nuke.pattiweb.net/Notizie/Cos%C3%ACmuoionoilaghettidiMarinello/tabid/138/Default.aspx
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