martedì 25 agosto 2009

La ... lince

"Capisce tutto, varda che beddu, ci manca a ... parola"! "Picci picci! Pucci, pucci"! Oggetto del monologo,di solito,un incolpevole cagnolino o al massimo un simpatico gattino che ha avuto la ventura di vivere in casa con noi... Ieri sera, in quello che e' ormai diventato un rito, la consueta passeggiata serale, l'oggetto della conversazione con il mio occasionale interlocutore era una ... lince. Capitata da piccolissima, non si sa come, nella sua villetta a mare, allevata come se fosse un gatto fino a quando non ha raggiunto il ragguardevole peso di quasi 30 chili. L'enorme mole e la strana forma delle orecchie hanno chiarito nel tempo il genere di appartenenza.
Conviveva con i cani e i gatti di casa fino a quando un intelligente vicino, non le aizzò contro il proprio alano. I cani si fidano sempre dei loro padroni, anche quando sono imbecilli. Per nulla intimorita, immobile,ventre a terra, aspetto'che arrivasse a tiro e zac lo artigliò proprio là e per solidarietà maschile non aggiungo altro. Soccorso l'incolpevole cane, al veterinario non restò che completare l'opera, asportando e ricucendo cio' che rimaneva. Da allora il vicino si ritrovò proprietario di un cane castrato e lei aveva imparato a fare il rodeo balzando sul dorso di tutti i cani che incontrava per strada artigliandoli ai fianchi. Mangiava un chilo di carne al giorno ma contribuiva al bilancio familiare facendo trovare davanti alla porta della cucina polli, conigli, topi lucertole e ramarri che da indomita cacciatrice quotidianamente procurava. Libera, amata, coccolata e rispettata. Non credo sia mai esistita lince più felice... Divenuta "troppo" grande ed essendo una casa, in paese, non proprio l'abitazione ideale per una lince, non potendo più tenerla, fu "regalata" ad un amante degli animali che aveva una bella e grande campagna, recintata. Lì, avrebbe potuto vivere libera e "lontano dai pericoli". Lì, rifiutò acqua e cibo e morì nel giro di pochi giorni.....

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