Come promesso (leggi quì) ritorniamo sull'argomento P.I.P. con un breve riassunto: ad Oliveri e' stato predisposto, fin dal 2002, un Piano Insediamenti Produttivi che prevede uno sviluppo su una superficie complessiva di 49.500 mq. con costruzioni ed installazioni quali magazzini, depositi, autorimesse, capannoni e laboratori artigiani. L'area è suddivisa in 17 lotti di 1.800 mq. e si prevede una ulteriore area di 4.500 mq. da destinarsi ad attrezzature collettive. Scrivevo (leggi quì) che, per l'importanza che quest'opera potrebbe avere per lo sviluppo economico del paese, si tratta di una "Grande Opera", dal costo stimato di più di 10 milioni di euro, che sta a Oliveri come il Ponte sullo stretto di Messina sta all'Italia. Ora, il Comune non ha i soldi per realizzarla e l'Opera giace tra le polveri del dimenticatoio fino al 19 febbraio 2010.( leggi quì) Il Sindaco, poco prima di questa data, riceve due richieste di assegnazione in concessione dell'Area Artigianale di cui una, proveniente da una ditta che vuole realizzare, ad Oliveri, un impianto di compostaggio da rifiuti solidi urbani. Questa ditta si offre di realizzare, a sue spese, le opere di urbanizzazione dell'area (luce, acqua,fognatura etc etc.). Ritenendo che nella proposta della ditta ci sia, per il comune di Oliveri, l'opportunità di rispamiare soldi (poichè, ripeto, l'urbanizzazione dell'area la ditta la farebbe a proprie spese) e ritenendo altresì questa una occasione da non perdere,lo stesso sottopone la richiesta all'esame del Consiglio Comunale .Il Consiglio Comunale, in data 19 febbraio, e' stato quindi chiamato a valutare l'istanza di assegnazione in concessione dell'area artigianale, dare suggerimenti, fornire le regole a cui la ditta richiedente doveva e deve attenersi nella fase di realizzazione del progetto esecutivo dell'opera.Il Consiglio e' stato chiamato, anche, a dire la sua sulla predisposizione della relativa convenzione da stipulare tra la ditta ed il Comune. In realtà il Consiglio Comunale, in quella data, si e' limitato a valutare positivamente la richiesta della ditta che era: avere, dal Comune di Oliveri, in concessione, per 25 anni, 7 lotti, pari a circa un terzo dell'area artigianale, per fare, ad Oliveri, un impianto di compostaggio da rifiuti solidi urbani. Punto.
Ci siamo chiesti:Ma, non era e non e' doveroso stabilire le regole, prima di dire di si?
Chi stabilirà le prescrizioni e le regole a cui dovrà attenersi, la ditta, nella realizzazione del progetto esecutivo?
Chi deciderà le norme che disciplineranno la convenzione tra la ditta ed il Comune di Oliveri? Ma poi, nonostante i cattivi esempi che provengono dall'alto, le regole mica si possiono fare "ad personam" e neanche "ad dittam".
Scrivevo: (leggi quì) "Il Consiglio Comunale DEVE prima adottare il Regolamento di Gestione del PIP che stabilisce le modalità di concessione delle aree. Regole certe e valide per tutti. Solo dopo puo' valutare le istanze proposte da ditte o cittadini".
Non siete d'accordo?
Maurizio Pirrotti
"To Be Continued"
Piano ben studiato o pura leggerezza?
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