domenica 14 marzo 2010

Pip...Pip


L'Amministrazione Comunale ha l'indubbio merito di avere rispolverato il Piano Insediamenti Produttivi di Oliveri che giaceva sepolto nel dimenticatoio, fin dal lontano 2002. Lo ha fatto, portando all'ordine del giorno, del Consiglio Comunale, il 19/02/2010, al punto 5 e 6, due istanze di assegnazione in concessione dell'Area Artigianale. Oliveri Libera si e' già occupata di questo argomento (leggi quì ,e quì e quì,). A proposito delle polemiche che ne sono seguite, abbiamo scritto che: "Prima della casa si e' pensato all'arredamento". Abbiamo posto in evidenza( quì) come la procedura adottata durante, il Consiglio Comunale del 19 febbraio, abbia sollevato numerosi dubbi, a nostro avviso legittimi. Sono dubbi che vanno chiariti, nell' interesse di tutti. Analizziamone insieme qualcuno. Cominciando con quelli esposti (quì) dal sig Amodeo:

1)E' stata sdemanializzata l'area su cui ricade il PIP che e' gravata da usi civici?

2)Per realizzare le opere di urbanizzazione (strade, rete fognante, rete idrica, rete telefonica, rete elettrica ed altro) ci si e' adoperati per avere il finanziamento previsto dall'art. 78 della L.R. 6.5.81 n. 96?

3) E' stato adottato il Regolamento di Gestione del PIP che deve disciplinare le modalità di concessione delle aree, le attività ammesse, chi sono i beneficiari, le modalità di richiesta delle concessioni, le modalità di assegnazione, come deve essere fatto il bando per la concessione, i criteri di priorità per gli esercenti attività inquinanti nel centro abitato che vogliano trasferirsi nell'area PIP, il canone, lo schema di convenzione, il tipo di concessione (vendita, affitto od altro) la formazione della graduatoria dei richiedenti etc. etc. ?


Sono tutti adempimenti che vanno, per logica, fatti prima di assegnare in concessione le aree. Se sono stati fatti, e' giusto che i cittadini ne siano informati.
Se non sono stati fatti, e' giusto provvedere. Abbiamo scritto (quì ) che, per l'importanza che il Piano Insediamenti Produttivi potrebbe avere per lo sviluppo economico del paese: "Si tratta di una "Grande Opera", dal costo stimato di più di 10 milioni di euro, che sta a Oliveri come il Ponte sullo stretto di Messina sta all'Italia.
Noi, di Oliveri Libera, riteniamo che l'Amministrazione Comunale ha, con la realizzazione di questa grande opera, la straordinaria opportunità, in un periodo di grande crisi economica come quello che il paese sta vivendo, di realizzare una attenta panificazione a sostegno dell'occupazione, prima di tutto dei cittadini di Oliveri".
Che l'opera venga fatta, dunque! E che venga fatta ...bene.

Maurizio Pirrotti

"To Be Continued"

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